Connect with us

Rassegna stampa

Roma in caduta libera

Published

on

Una caduta libera in corso da quattro stagioni. Quasi un blocco psicologico che sembra aver colpito la Roma e i suoi giocatori, condizionando le ultime annate giallorosse, scrive Il Tempo. Dalla storica cavalcata culminata con l’approdo in semifinale di Champions League nel maggio 2018, la squadra – a prescindere dagli interpreti – sembra aver pian piano perso le proprie sicurezze allontanandosi sempre più dalle prime quattro posizioni. 

Dopo l’impresa sfiorata con il Liverpool e il terzo posto del campionato 2017/18 – e gli addii di Alisson, Salah e Strootman – l’alchimia che aveva caratterizzato la squadra fino a pochi mesi prima sembrava evaporata di colpo. Una situazione sfociata nell’esonero di Di Francesco a marzo e nella scelta di chiamare Claudio Ranieri, tornato in soccorso al Fulvio Bernardini nelle vesti traghettatore. Il tecnico testaccino concluse il campionato al sesto posto, riuscendo comunque a qualificarsi in Europa League. 

La musica non è cambiata durante l’era Fonseca, vissuta a cavallo del cambio di proprietà del club e l’inizio della pandemia. Il portoghese riesce a chiudere la sua prima stagione – intervallata dalla pausa tra marzo e fine giugno causa Covid-19 – al quinto posto in Serie A ma con la cocente delusione per l’eliminazione agli ottavi di finali di Europa League contro il Siviglia. 

Anche per Fonseca i problemi più grandi si palesano fin dall’inizio del campionato successivo, iniziato con una sconfitta a tavolino e proseguito con l’eliminazione dalla Coppa Italia (sempre a tavolino) e l’esplosione del caso Dzeko, finito fuori rosa per circa un mese tra gennaio e febbraio. Una stagione tormentata – nonostante la semifinale di Europa League giocata contro il Manchester United – conclusa al settimo posto in classifica e la qualificazione alla prima edizione della Conference League. Un’involuzione preoccupante.

Che ha spinto i Friedkin a praticare una profonda rivoluzione, sia a livello societario che tecnico, e a restituire entusiasmo alla piazza annunciando in stile holliwoodiano l’ingaggio di José Mourinho. Una mossa a sorpresa che ha fatto impazzire la piazza ma che, senza giocatori all’altezza del tecnico, potrebbe non rivelarsi sufficiente per ottenere dei miglioramenti tangibili a livello di risultati durante il primo anno dell’ex Tottenham sulla panchina giallorossa. 

Advertisement

Attualmente infatti la Roma viaggia ad un ritmo più basso rispetto all’anno scorso quando, dopo 25 giornate, gli uomini di Fonseca erano quinti con 47 punti: 7 in più rispetto (8 sul campo) a quelli raccolti da Mou, settimo in classifica. C’è ancora tempo per rimettersi in carreggiata e gran parte del bilancio finale dipenderà dal cammino in Conference League. Per tornare a puntare realmente al quarto posto ed accelerare il processo di crescita però, in estate servirà un mercato all’altezza dello Special One.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement



Copyright © 2008 - 2024 | Roma Giallorossa | Testata Giornalistica | Registrazione Tribunale di Roma n. 328/2009
Licenza SIAE n. 8116
Editore e direttore responsabile: Marco Violi
Direttore editoriale e Ufficio Stampa: Maria Paola Violi
Contatti: info@romagiallorossa.it