Rassegna stampa
Roma in stile Fonseca. E Zaniolo va in panchina
Chiamiamola scelta tecnica: molto probabilmente Nicolò Zaniolo non giocherà. Nella sua La Spezia, salvo cambiamenti dell’ultimo secondo, partirà dalla panchina. La scelta di Mourinho è gestionale, a trecentosessanta gradi, scrive il Corriere dello Sport.
Parlare di punizione è magari eccessivo. Altrimenti Zaniolo non sarebbe stato neppure convocato. Ma di certo Mourinho in questa settimana di lavoro ha visto meglio altri, nella testa e nelle gambe. E così ha varato un modulo mai adottato alla Roma: 3-4-2-1 con Pellegrini e Mkhitaryan alle spalle di Abraham. E’ una formazione che assomiglia a un ritorno al passato, essendo stata utilizzata spesso da Paulo Fonseca (ieri uscito dall’Ucraina dopo 48 ore da incubo: auguri) nei due anni a Trigoria. E che mira a sorprendere Thiago Motta, alla ricerca di una vittoria che manca da più di un mese.
Squalificato per due giornate dopo la protesta contro Pairetto, Mourinho ha preferito rinunciare alla conferenza stampa e quindi non potrà spiegare, nemmeno stasera dopo la partita, la ratio della decisione. E non lo faranno neppure i vice, Foti e Salzarulo, perché a parlare a nome della squadra sarà un calciatore. Ma Mourinho ha comunicato con i fatti, insistendo sempre sugli stessi giocatori nella squadra titolare. Zaniolo è stato inserito a partitella in corso, come se fosse un’opzione da secondo tempo: in quello schieramento, Mkhitaryan scalava a fare il play e Nicolò affiancava Pellegrini sulla trequarti.
Per cominciare però Mourinho dovrebbe affidarsi alla coppia di centrocampo Cristante-Veretout, anche quella di vecchia data. L’escluso è Sergio Oliveira, che non avrebbe giocato comunque ma ieri è stato esentato dalla trasferta per un colpo preso al tallone sinistro in settimana. Fuori anche Felix, per una botta all’anca. Tornano invece tra i convocati Ibañez, che ha smaltito la lesione muscolare, e Carles Perez, tornato disponibile: tutti e due affiancheranno Zaniolo in panchina, come i giovani Bove e Volpato che sognano un altro exploit dopo il sabato di gloria contro il Verona.
Zaniolo è comprensibilmente dispiaciuto. Si sente bene, dopo il fastidio alla coscia della scorsa settimana, ed è molto stimolato dall’idea di giocare per la prima volta da avversario a La Spezia, casa sua, dove anche il padre Igor è stato un apprezzato attaccante. Ieri durante il viaggio che ha portato la Roma a La Spezia, con un charter fino a Pisa e poi con un’ora di pullman, ha trascorso molto tempo per conto suo, ascoltando la musica nelle enormi cuffie nere.
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