Constance Hunter, capo economista di KPMG, prevede che negli Stati Uniti arriveranno in tempi brevissimi milioni e milioni di richieste di sussidio e che nelle prossime settimane saranno perduti almeno 20 milioni di posti di lavoro.
In una situazione simile è facile capire perché la trattativa tra James Pallotta e Dan Friedkin per il passaggio di proprietà della AS Roma sia stato quanto meno congelato.
Nessuno sa più, esattamente, quale possa essere il valore di un club calcistico. La Roma stava per cambiare proprietario per una cifra vicina ai 700 milioni (compresi però i debiti e un aumento di capitale da 150 milioni) che in questo momento non è più realizzabile. James Pallotta ha garantito l’aumento di capitale per non mandare in tilt la liquidità del club. In pratica si è trovato nella necessità di riprendere in mano un timone che voleva lasciare ad altri.
Una grossa mano al proprietario l’hanno data le “buone azioni”, che hanno visto la Roma in prima fila, con una grande e positiva esposizione anche sui media internazionali. Il club non ha soltanto raccolto soldi, che restano importantissimi, ma ha operato anche in prima persona rifornendo ospedali e parrocchie di mascherine e gel igienizzanti, snellendo le procedure di acquisto che per la pubblica amministrazione sono sempre più complesse. Ha ordinato per l’ospedale Spallanzani tre ventilatori polmonari per la terapia intensiva, cinque per quella sub-intensiva e otto letti dedicati all’emergenza.
Ha lanciato la distribuzione di pacchi alimentari e generi di conforto per gli abbonati over 75 (la Cnn ha celebrato l’iniziativa con un filmato in cui si vedono in azione le Ape Car giallorosse che prima servivano per vendere i biglietti nelle vie del centro storico) e aperto un servizio di call center (Assieme) per aiutare gli abbonati over 60 (ma anche casi segnalati da abbonati di qualsiasi età) nel reperire generi alimentari e farmacologici.
Particolare importante: un buon numero di tifosi si è fatto avanti, come volontari, per trasportare a casa degli anziani i pacchi.Il calcio dovrà ripartire in una situazione molto difficile, con un ridimensionamento netto. Farlo con i valori giusti sarà necessario, sia con i Pallotta che con i Friedkin. E pure con gli sceicchi.
(Corriere della Sera)
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