Roma, la Conference porta 12 milioni ma conti in rosso

Quanto frutta la Conference League? Non molto ma meglio di niente. La relazione semestrale della Roma, da poco pubblicata, svela che il club abbia incassato dall’Uefa 11,9 milioni dopo la prima fase, scrive il Corriere dello Sport. 

Se Mourinho dovesse superare il turno contro il Vitesse, negli ottavi, produrrebbe un altro milione di introiti, senza contare gli incassi del botteghino per la gara di ritorno all’Olimpico e la quota di market pool destinata all’Italia. Sono comunque soldi preziosi per una proprietà che immette nelle casse della Roma circa 15-20 milioni al mese, come quota dell’aumento di capitale da tempo deliberato. 

L’equilibrio finanziario tuttavia ancora non si vede. Secondo i dati comunicati alla Consob, il bilancio 2021/22 al 31 dicembre registra perdite per 113,7 milioni. La società sconta in particolare il calo dei ricavi, determinati dalla mancata partecipazione alla Champions League (per la terza stagione di fila) e dalle problematiche sanitarie, al quale si è preferito non associare una proporzionale riduzione dei costi, e quindi degli stipendi di calciatori e allenatore. 

Nonostante la corposa liquidità garantita mese dopo mese dagli azionisti principali, l’indebitamento non scende abbastanza: se a giugno era ancora sopra ai 300 milioni, a dicembre si è attestato intorno ai 298. 

Le proiezioni per l’ultimo semestre purtroppo non sono incoraggianti. «I dati previsionali – si legge nella relazione semestrale – prevedono un ulteriore significativo deterioramento della situazione economica, finanziaria e patrimoniale della società e del gruppo As Roma, caratterizzata, tra l’altro, da un 
trend reddituale ancora negativo che potrebbe comportare un deficit patrimoniale e rilevanti esigenze finanziarie». 

In pratica, se il bilancio 2020/21 è stato chiuso con perdite per 177 milioni, la chiusura al 30 giugno sarà inevitabilmente peggiore. La Roma non esclude «sanzioni» dall’Uefa ove la regola del fair play finanziario tornasse operativa. Nel frattempo ha tuttavia corrisposto al personale tutti gli stipendi fino a gennaio 2022. 

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