La Roma continua a soffrire partite come questa, finisce 0-0 contro il Genoa e quello che resta di questo brutto pareggio è soprattutto il gol annullato a Zaniolo all’inizio del recupero, che scatena per l’ennesima volta la rabbia di Mourinho e dei trentamila dell’Olimpico, scrive il Corriere dello Sport.
Scatena anche la rabbia di Zaniolo, che nel finale è stato cacciato da Abisso per reiterate proteste. Così la Roma non riesce ad allungare la serie di vittorie, mentre il Genoa festeggia il secondo pareggio consecutivo della gestione Blessin, un punto prezioso per alimentare le speranze di salvezza.
Si era messa subito male per la Roma, incapace di ripetere la brillante prestazione di Empoli, l’ultima prima della sosta, che aveva aperto il cuore ai tifosi giallorossi. Il giro palla è stato lento, il pressing troppo morbido, niente a che vedere con quello del Genoa, efficace, cominciato con gli attaccanti sul portatore di palla della Roma sin dentro l’area.
Questa aggressività ha costretto la squadra di Mourinho a faticare per uscire dalla proprio metà campo. È mancata la spinta sulle fasce, Maitland-Niles, impiegato ancora a sinistra, ha sbagliato tanti cross e molte scelte. Nel primo tempo è stato più pericoloso il Genoa, in almeno due occasioni, mentre l’unico intervento di Sirigu ha impedito il gol a Mkhitaryan, uno dei pochi ad avere qualche spunto interessante per cambiare la partita.
Nella ripresa Mourinho ha corretto la Roma, l’ha resa più offensiva. Ha tolto i due acquisti di gennaio, Maitland-Niles e Sergio Oliveira. Il portoghese fino a quel momento era stato tra i più propositivi, a differenza di Cristante, che aveva sbagliato tanti palloni. Con l’ingresso in campo di Felix ed El Shaarawy la Roma ha avuto più ampiezza, Zaniolo si è spostato nella posizione di trequartista e quando Mourinho ha tolto anche l’altro terzino, Karsdorp, ha messo Mkhitaryan sulla fascia destra, in uno schieramento ultra offensivo. Intanto il Genoa era calato, non aveva il furore della prima mezz’ora.
Nel cuore della ripresa il Genoa è rimasto in inferiorità numerica per l’espulsione di Ostigard (autore di un brutto fallo su Felix lanciato a rete), ma la Roma non è riuscita a prendere d’assedio la porta di Sirigu. Il Genoa, rivoluzionato dal mercato di gennaio e rimasto nel frattempo con una sola punta, Piccoli, ha continuato a difendersi con ferocia e attenzione. Fino al recupero, quando Zaniolo si è inventato un gol straordinario, costruito con potenza e tenacia, con rabbia e doti tecniche.
Il gol ha scatenato l’entusiasmo dell’Olimpico, coinvolto da Zaniolo in un’esultanza prolungata e contagiosa e avrebbe probabilmente penalizzato eccessivamente il Genoa. Ma Abisso, richiamato dal Var, è andato a rivedere l’inizio dell’azione, avviata da un contrasto tra Abraham e Vasquez e ha deciso di sanzionarlo. Gli ultimi minuti sono stati febbrili, palpitanti, con l’espulsione esagerata di Zaniolo e la frustrazione della Roma che non riesce a crescere.
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