Rassegna stampa
Roma, non si ferma la contestazione dei tifosi a Pallotta
NOTIZIE AS ROMA PALLOTTA – In attesa di capire se nei prossimi giorni (c’è chi parla persino di ore) il presidente della Roma, James Pallotta, rilascerà davvero dichiarazioni non proprio concilianti nei confronti di stampa e ambiente, i tifosi giallorossi continuano la loro contestazione.
Stavolta, almeno ufficialmente, non sono i gruppi della Sud con i loro striscioni, ma altri romanisti che, nella notte tra giovedì e venerdì, hanno affisso decine di volantini con ritratti i giocatori in vendita a prezzo di saldo: «Svendita totale dal primo settembre per rinnovo assortimento. Trentasei rate a tasso zero», il messaggio veicolato in molte zone della città.
Da Trigoria alla sede di viale Tolstoj, passando per gli studi di Cinecittà, il Colosseo quadrato e tutti i Roma Store, i tifosi hanno espresso chiaramente il loro pensiero su quello che si aspettano, o per meglio dire temono, nelle prossime settimane. Non sono passate inosservate, poi, le parole del presidente Pallotta (sempre giovedì sera) che, nel complimentarsi con l’allenatore Paulo Fonseca per il suo primo anno da romanista, ha citato i dirigenti Guido Fienga e Manolo Zubiria e ha invece ignorato il direttore sportivo Gianluca Petrachi.
Non solo: poco prima aveva parlato proprio Fonseca, che aveva posto l’accento sul modo corretto di allenarsi della squadra. Frasi in controtendenza con quelle dello stesso direttore sportivo che, in una lunga intervista rilasciata a Sky, aveva rivelato come negli ultimi giorni i calciatori non si fossero allenati con il giusto atteggiamento. L’intervista di Petrachi è stata mal digerita dalla squadra, altro segnale di come, all’interno di Trigoria, la situazione non sia tutta rose e fiori.
La comunicazione diretta, a tratti anche molto dura, del dirigente più di campo che c’è, non aiuta a lavorare in un clima sereno. I tifosi, questo, lo hanno percepito ormai da tempo e temono che la storia possa ripetersi: da Rudi Garcia separato in casa a Luciano Spalletti, alle prese con la pessima gestione dell’addio di Francesco Totti, passando per Walter Sabatini e i «quattro centri di potere», e per la fine dei rapporti con Monchi e Eusebio Di Francesco, negli ultimi anni la Roma è stata dipinta come una polveriera.
Non solo dalla stampa, quanto dagli stessi protagonisti, una volta andati via da Trigoria. In tutto questo, con Nicolò Zaniolo da blindare e Lorenzo Pellegrini da rinnovare per togliere la clausola da 30 milioni pagabili in due anni, i tifosi temono una nuova rivoluzione sul mercato, con la cessione dei pezzi pregiati, soprattutto se non dovesse essere centrata la Champions League. Ecco perché, con modi più o meno civili, i romanisti vogliono far sentire la loro voce. Quando tornerà il campionato, tra dieci giorni, l’obiettivo sarà sostenere Fonseca e i calciatori, ma la sensazione è che il rapporto con la proprietà molto difficilmente potrà essere ricucito.
(Corriere della Sera)
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