Rassegna stampa
Roma, Oliveira: c’è l’operazione riscatto
A Sergio Oliveira non è stato concesso l’alibi dell’ambientamento. Pronti via e José Mourinho l’ha subito gettato nella mischia: giusto il tempo di sbarcare a Ciampino, pronunciare le prime parole da romanista in conferenza stampa ed era già in campo, contro il Cagliari, 96 ore dopo aver viaggiato sulla rotta Oporto-Roma, scrive il Corriere dello Sport. A una società che vuole guardare al futuro con i suoi giovani serviva comunque un calciatore pronto all’uso, un “instant player” in grado di alzare il livello mentale della squadra e la qualità in mezzo al campo.
L’impatto del portoghese è stato sicuramente positivo: due gol nelle prime due partite contro Cagliari ed Empoli, con tanto di rigore calciato contro i sardi (rete decisiva) 33 minuti dopo aver esordito. Lo Special One ha subito sottolineato la personalità del nuovo acquisto, ammettendo che «servirebbero più giocatori come Sergio».
Lui, solo poche ore prima, aveva detto di essere arrivato «con il compito di aiutare tutti a raggiungere gli obiettivi che questo club merita». Poi, insieme al resto della squadra, anche Oliveira ha accusato una progressiva flessione (anche e soprattutto fisica): nei pareggi contro Genoa, Sassuolo e Verona non ha mai raggiunto la sufficienza in pagella, perdendo il confronto in mezzo al campo con Tameze nell’ultima sfida di campionato contro l’Hellas, terminata per lui al 45′.
Il suo rendimento appare in calo, ma la centralità nel progetto giallorosso al momento non è in discussione. E nelle sfide del prossimo mese (Spezia, Atalanta, Udinese e derby contro la Lazio, in aggiunta al doppio confronto di Conference League del 10 e 17 marzo) dovrà caricarsi la squadra sulle spalle, facendo pesare l’esperienza degli 8 trofei vinti in carriera nel periodo durante il quale, solitamente, si decidono le stagioni.
La trattativa che ha portato Oliveira nella Capitale è stata definitiva sulla base di un prestito da 1,5 milioni con diritto di riscatto a 13,5 milioni. Diritto che verrà quasi sicuramente esercitato. Roma e Porto hanno infatti un accordo verbale ed è Mourinho stesso a spingere in questa direzione: vuole costruire attorno a lui la squadra del futuro.
Il calciatore percepisce uno stipendio netto di 2,5 milioni annui (quindi 1,2 fino a giugno), ma il club può contare sugli sgravi fiscali del Decreto Crescita e usufruisce già di uno sconto sull’ingaggio lordo (pagando il 25% di tasse anziché il 45%).
Il rapporto tra calciatore e allenatore è ottimo, come ha dimostrato lo stesso centrocampista postando una foto su Instagram, nel giorno del compleanno di Mou, che lo ritraeva da bambino (nel 2004) durante un firmacopie dell’autobiografia del tecnico. I due parlano letteralmente la stessa lingua e anche a Trigoria si scambiano spesso opinioni sulle varie situazioni tattiche provate in allenamento.
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