Gianluca Mancini, Lorenzo Pellegrini

AS ROMA NEWS FEYENOORD PELLEGRINI MANCINI – «È la partita più importante della nostra carriera». Rispondono in coro Lorenzo Pellegrini e Gianluca Mancini, capitano e vice della Roma che stasera a Tirana si gioca la Conference League contro il Feyenoord. Per il centrocampista, romano e giallorosso, è una responsabilità in più rispetto al resto della squadra, scrive il Corriere della Sera.

«È la prima finale che ho la possibilità di giocare e in più con questa maglia. Alzare la coppa per me è una bella responsabilità, ma se vuoi arrivare ad un certo punto in cui vincere diventa la normalità, non puoi sottrarti. Sarei contentissimo di vincere, ma legare questa cosa solo a me perché sono il capitano e romanista è sbagliato, la squadra la fanno tutti i componenti. Stiamo diventando una squadra vera e se dovessimo vincere, questo gruppo penserebbe da subito a conquistare un altro trofeo».

L’ultima volta che la Roma ha vinto, 14 anni fa (la Coppa Italia), Lorenzo era un ragazzino. «Ero con la mia famiglia e non avrei mai pensato di poter giocare, un giorno, questa partita così importante per tifosi e per la società. Quest’anno abbiamo fatto un ottimo percorso, che ci ha consentito di crescere sempre di più. La partita va presa con gioia e serenità, siamo determinati e concentrati. Spero che possa diventare uno dei giorni più belli della mia vita».

Da leader, parlerà alla squadra. «Ai miei compagni dirò “grazie”, al di là di come andrà la partita. È stato un anno bellissimo, in cui tutti ci siamo sempre sacrificati l’uno per l’altro, abbiamo sofferto e gioito insieme. Questo rende un gruppo e una squadra vera. Per me che sono il capitano quando si ha la sensazione di avere a che fare con una squadra forte e unita, diventa tutto più semplice».

A Tirana ci saranno tanti tifosi, così come all’Olimpico che raggiungerà l’ennesimo sold out. «I nostri tifosi sono stati incredibili, ci hanno sempre sostenuto. Possiamo rassicurarli: la Roma cercherà di giocare con tutto quello che ha in corpo per vincere la partita».

Un ringraziamento ai tifosi lo rivolge anche Gianluca Mancini. «Sono stati unici, una parte sarà qua e una parte all’Olimpico. L’unica cosa che possiamo fare è dare tutto in campo. Dall’inizio della stagione il nostro obiettivo era la finale. A parole è facile ma siamo partiti nel girone pensando fosse “la coppa dello scherzo”, poi abbiamo preso la batosta col Bodo. Ora ci manca l’ultimo sforzo per fare qualcosa di unico. Non bisogna temere niente in una finale: abbiamo studiato il Feyenoord, dal centrocampo in su hanno qualità, come noi. Le possibilità sono pari, possiamo giocare anche 300 minuti per la vittoria, non si deve far sentire la stanchezza, stiamo bene mentalmente e fisicamente».



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