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Rassegna stampa

Roma, problema trasferta: Mourinho gioca le carte Abraham e Pellegrini

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Sicuramente, e questo José Mourinho l’aveva capito fin dall’inizio, lo stadio Olimpico in questa stagione poteva rappresentare una marcia in più, scrive La Gazzetta dello Sport. Troppo grande l’entusiasmo della gente giallorossa per non approfittarne, troppo compatti i tifosi intorno a Mou, vedi anche la storia dell’inno suonato con la squadra in campo, e così sta succedendo, visto che dei 41 punti in campionato 25 sono arrivati proprio tra le mura amiche. Viceversa, nonostante la presenza numerosa e calorosa dei romanisti in trasferta (anche oggi al Picco saranno più di mille), lontano da casa la Roma soffre. E soffre anche tanto, molto più delle possibili aspettative.

Su 17 partite stagionali in trasferta, tra campionato e coppe, la Roma ha perso 8 volte, di cui 6 in Serie A in 12 partite, la metà. Nella classifica dei punti in trasferta (16) la Roma è decima, con una media di 1.33 a incontro, mentre in vetta ci sono Atalanta e Milan (sulla carta, soprattutto la squadra di Gasperini, avversarie dirette per un posto in Europa). Per cambiare marcia, e provare a prendersela davvero l’Europa, anche quella meno importante, la Roma ha bisogno di cambiare marcia lontano dall’Olimpico.

Per farlo, oggi, si affiderà a Pellegrini e Abraham, il capitano e il bomber, i due capocannonieri della squadra. L’inglese, soprattutto, sembra non risentire del mal di trasferta: nelle ultime quattro partite, infatti, ha segnato sei gol. E gli avversari si chiamavano Milan, Atalanta, Empoli e Sassuolo: due squadre avanti in classifica, altre due che esprimono un ottimo calcio. Non è un caso, poi, che questa serie di marcature sia arrivata da dicembre in poi, quando Tammy ha preso più confidenza con le difese italiane e con la Serie A. 

Per Pellegrini il discorso è diverso, visto che, complici i due infortuni muscolari, non segna in trasferta dalla partita contro il Cagliari dello scorso 27 ottobre. Non è un caso che la miglior Roma quest’anno si sia vista con il miglior Pellegrini in campo. Da quando si è fermato lui la flessione della squadra di Mourinho è stata una costante e questo perché Lorenzo non solo era partito come mai prima in carriera ma perché, in un gruppo che non brilla per carisma e personalità, il capitano rappresenta un valore aggiunto. 

E questo momento negativo della Roma lo vive sulla sua pelle più di qualunque altro, anche perché come ha detto Mou un paio di settimane fa: «Ha bisogno di ritrovare il ritmo». Poi certo, quando ci sono serate da incubo come quella di Bodo anche lui finisce nel tritacarne, ma in una domenica in cui in panchina mancherà Mourinho sarà lui a dover tirare fuori qualcosa in più dai compagni. Anche perché, Udinese a parte, la Roma ha e avrà la possibilità di giocarsi in casa due big match contro Atalanta e Lazio.

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I tifosi stanno già rispondendo presente in massa: contro i bergamaschi sono sicuri del posto in 30mila, al derby ci saranno (almeno, ad ora) 35mila romanisti. E manca un mese, quasi, e non si sanno neppure data e orari. La gente, quindi, risponde presente: detto degli oltre mille presenti oggi pomeriggio a La Spezia (settore ospiti sold out in poche ore, ma anche negli altri settori del Picco ci saranno romanisti) in tanti si stanno anche organizzando per seguire la Roma in Olanda il prossimo 10 marzo per la sfida contro il Vitesse in Conference. Per cui adesso sta proprio ai giocatori fare lo stesso e dimostrarsi all’altezza di una tifoseria tra le più presenti d’Italia. In casa e in trasferta. Tocca a loro rispondere presente.

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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