Nessun dubbio, ha ragione Gianluca Petrachi. Il mercato, soprattutto in tempi di Covid-19, sembra essere diventato come una enorme partita a scacchi in cui tutti attendono che siano gli altri a fare la prima mossa.
Il problema per la Roma, poi, è ancora più stringente, perché il bilancio societario non permette di fare alcun tipo di pazzia, neppure dal punto di vista dell’ingaggio. Tutto questo, naturalmente, fotografando la classifica attuale, che vede la squadra giallorossa fuori dalla zona Champions League.
Così le strategie che sta cercando di mettere im piedi il direttore sportivo, al momento, vedono sondaggi soprattutto sul fronte degli svincolati e dei prestiti, possibilmente con diritto di riscatto. Cominciando da qui, logico che si parta in salita, soprattutto, ad esempio, su un mercato come quello sudamericano, dove la Roma ha messo gli occhi sulle punte Bustos del Talleres e Urzì del Banfield, oltre che sul terzino Montiel del River Plate.
Tutte quante le società che vendono, infatti, vogliono almeno l’obbligo di acquisto, che al momento i giallorossi – impegnati soprattutto sul fronte delle cessioni – non sono in grado di assicurare. Discorso analogo – ma dialogo più aperto – per Kean dell’Everton, che tra l’altro pare interessato anche a Under e Kluivert. Con queste premesse, comunque, meglio guardare al mercato di quelli che a fine stagione saranno liberi, anche se in cerca di ottimi ingaggi.
Su questo fronte, invece, la Roma è in prima fila per assicurarsi Pedro del Chelsea, mentre ha più concorrenza per quanto riguarda Vertonghen, in scadenza col Tottenham. Altro nome da tempo accostato al club di Trigoria è quello di Bonaventura, la cui trattativa di rinnovo col Milan va a rilento. Tra l’altro, il suo agente è Raiola, lo stesso di Kean e Kluivert, e quindi un giro di reciproci interessi può sempre nascere. Sempre sul fronte degli svincolati, da un po’ di tempo sembrava uscito di scena Mario Goetze, ma ieri il suo nome è stato riaccostato ai giallorossi perché è diventato papà ed ha battezzato suo figlio Rome: un segnale d’interesse?
L’altro «modus operandi» che attende i giallorossi sono gli scambi, che potrebbero favorire plusvalenze. In questa chiave, i contatti con la Juventus sono frequenti, ma al momento con pochi frutti. Per ora la Roma chiude decisamente su Zaniolo, mentre tiene porte aperte per i vari Under, Kluivert, Riccardi e Cristante. Come contropartite, però, non interessa Rugani, mentre sono state prese informazioni sia per Romero che per Mandragora, il più «caldo» soprattutto in caso di scambio con Cristante.
Infine, occhio anche alla Primavera, dove si avvicinano a grandi passi i rinnovi di due giovani promettenti come Calafiori e Bove. Non è una notizia secondaria perché, secondo i progetti dedicati alla prossima stagione, la rosa della prima squadra dovrebbe essere assai più smilza rispetto all’attuale, e questo consentirà a Paulo Fonseca di aggregare i migliori della Primavera alla prima squadra. Un modo per fare economie, ma assai intelligente perché, sia che diventino campioni o plusvalenze, ci sarà bisogno di loro per costruire la Roma del futuro. Quella chiamata a costruire un futuro senza ansie.
(Gazzetta dello Sport)
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