Lo psicodramma Zaniolo cannibalizza tutto. Dal bell’omaggio dell’Olimpico a Monica Vitti sino alla 100° in Serie A di José Mourinho. Ma lo 0-0 finale mette a nudo sia i limiti attuali della Roma, sia i progressi che il Genoa di Blessin – in avvio con 7 titolari diversi rispetto all’andata – fa registrare. I 23 tiri verso la porta dei giallorossi (mai così tanti in questo torneo finora) finiscono per essere effetti speciali, visto che Sirigu non ha dovuto compiere interventi difficili, scrive La Gazzetta dello Sport

La sensazione è che lo Special One abbia ragione e torto insieme. Ragione perché la squadra necessita di quel regista che in due sessioni di mercato non è arrivato; torto perché insistere con tre centrali difensivi contro un Grifone con un’unica punta e, poi per quasi mezz’ora in inferiorità numerica, non è stata una idea eccellente, tanto più che la squadra, anche per via del buon pressing rossoblù, tende spesso ad allungarsi. La scalata verso la Champions rallenta, anche perché la Roma ha 5 punti in meno rispetto al 2021.

Morale: a lungo l’applauso più convinto che si alza dagli spalti è quello per Francesco Totti, in tribuna. Comprensibile. La squadra di Mourinho, anche quando riesce a saltare la prima pressione – grazie soprattutto a Oliveira e Mkhitaryan – non trova gli spazi giusti per far male. Ne consegue che, alla fine di un primo tempo modesto, ne esce meglio il 4-2-3-1 di Blessin, che davanti impegna Rui Patricio con Ekuban e grazia lo stesso portoghese con Yeboah, non abile a sfruttare un rimpallo. 

Il primo squillo della Roma arriva solo al 34’, con una punizione di Oliveira parata da Sirigu, che a fine tempo si ripete su Mkhitaryan. Nella ripresa, aumentando la trazione anteriore grazie agli innesti di El Shaarawy e Felix, la Roma prova a farsi più pericolosa, tanto più che dal 24’ il Genoa resta in dieci per l’espulsione di Ostigard per fallo da ultimo uomo su Felix. 

Ai giallorossi però, nelle poche volte in cui Zaniolo, Abraham e lo stesso Faraone riescono ad andare al tiro, manca la precisione. La troverebbe Nicolò nel suo chirurgico rasoterra al 46’ della ripresa, ma il Var e Abisso aprono l’ennesima polemica arbitrale. Impressioni? Se per il Genoa il pari è benzina pura, la sfida fra Inter e Roma in Coppa, di martedì, sarà per spiriti forti.



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