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Rassegna stampa

Serie A, la ripresa comincia in ritiro

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Tutti in ritiro? La serie A studia o meglio spera di trovare una via per ripartire. E tra i vari presidenti si fa sempre più spazio l’idea di isolarsi per riprendere la preparazione atletica.

Uno scenario ipotizzato giorni fa dal numero uno della Lazio, Claudio Lotito e che adesso piace anche a molti altri. In realtà è un modo per uniformare tutte le regioni del paese che viaggiano in maniera difforme in termini di contagi. Non è semplice ma è una via per riprendere in massima sicurezza. Nei giorni scorsi si è anche cercato di trovare dei luoghi possibili.

Lotito è convinto che per i biancocelesti la soluzione migliore è Formello che ha a disposizione la foresteria dove i calciatori possono anche dormire. Il termine stabilito per il ricondizionamento atletico è di circa 3 o 4 settimane. La Roma aveva ipotizzato il Qatar, ipotesi poi scartata. C’è anche il Forte Village in Sardegna tra i loghi indicati. Chiaro che bisognerebbe procedere con tamponi e visite approfondite visto che gli studi hanno dimostrato che il Covid-19 può portare problemi cardiaci. Anche per gli allenamenti non c’è una data certa.

Per ora il Dpcm vieta tutto fino al 13 di aprile ma venerdì prossimo il governo farà uno screening e deciderà se prolungare o meno la chiusura. «Il problema non è solo la partita, ma che nelle squadre non ci siano infetti. Devono fare dei tamponi. Prima che questo avvenga voglio vederlo questo film», commenta il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

Si vuole riprendere a giocare ma nessuno rema dalla stessa parte. Ieri i venti presidenti di Serie A, riuniti in video conferenza hanno spento i loro computer senza avere ancora un linea comune da seguire. Resta ancora forte il partito di chi vorrebbe finire qui la stagione. D’altronde le notizie che arrivano dai bollettini della protezione civile non regalano ancora speranze. La Figc nei giorni scorsi ha fissato una ipotetica data: il 20 maggio.

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La Lega ha preso atto anche se con poca convinzione. Da via Rosellini a Milano vedono più probabile la prima settimana di giugno. Oggi come oggi nessuno può cerchiare sul calendario un numero. E se anche fosse possibile come giocare? Di sicuro a porte chiuse ma il problema resta movimentare le varie squadre su e giù per l’Italia. Ieri infatti non se ne è parlato nonostante fosse uno dei punti all’ordine del giorno.

Giusto un passaggio nel finale dell’Assemblea. Della serie «considereremo la ripresa dell’attività sportiva quando le condizioni sanitarie lo permetteranno, attenendosi, come ha sempre fatto, ai decreti del Governo e tenendo in primaria considerazione la tutela della salute degli atleti e di tutte le persone coinvolte». È stata letta anche la lettera inviata da Uefa ed Eca in cui Ceferin minaccia l’esclusione dalle coppe del prossimo anno a chi seguirà l’esempio del Belgio che ha deciso di terminare qui il campionato assegnando lo scudetto al Bruge primo in classifica. La serie A prende tempo. Intanto ieri è stata attivata la pagina istituzionale sul sito per raccontare, attraverso la campagna WEAREONETEAM, il contributo delle Società a supporto delle strutture ospedaliere, dei Medici, degli Infermieri e di tutto il Personale ospedaliero, ogni giorno in prima linea in questa sfida contro il coronavirus.

Se delle date si è parlato poco o niente, sul tema degli stipendi c’è stata grande unità. Circa due ore di Assemblea che si è aperta con una dura presa di posizione dei presidenti nei confronti dell’Assocalciatori. Impossibile trovare l’accordo partendo da due posizioni così distanti. I club continuano sulla loro linea: interruzione delle ultime quattro mensilità. L’Aic di Tommasi, invece, propone la rinuncia la solo mese di aprile. L’accordo fatto dalla Juventus ha tracciato la via e potrebbe essere la base per un modello di riferimento comune. Con ogni probabilità si procederà con contrattazioni individuali. Nei prossimi giorni la Lega produrrà un lavoro di sintesi a cui tutti dovranno attenersi come base per intavolare le singole discussioni. 

La Lega di B ha deciso di tenere aperta l’assemblea fino a lunedì. Mentre per quanto riguarda la Lega Pro i club hanno manifestato la necessità di adottare il prima possibile misure che permettano la sostenibilità economica, a partire dallo svincolo sulle fideiussioni e la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga. 

(Il Messaggero)

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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