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Rassegna stampa

Sospiro Roma: Abraham dice sì

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Abraham c’è e i romanisti possono tirare un sospiro di sollievo, scrive il Corriere dello Sport. L’ha confermato Mourinho ieri in conferenza stampa: gli è bastato dire «Abraham sta bene» per far sentire tutti i tifosi un po’ meno soli nelle loro paure, alleviando la preoccupazione causata dall’assenza di Zaniolo. Averlo o non averlo, per José e per la squadra, fa tutta la differenza del mondo visto che fin qui in campionato non c’è mai stata Roma – a parte la gara di campionato contro l’Inter, in cui era squalificato – senza il 24enne di Londra. 

Per lui, recuperato dopo il dolore alla coscia sinistra accusato a Milano e smaltito tra venerdì e ieri, parlano i numeri: 17 gol in 32 presenze, alla media di un’esultanza ogni 146 minuti. Contando pure gli assist (4) e i passaggi chiave, Abraham ha messo lo zampino nel 33% dei gol stagionali della Roma (1 su 3), oltre a essere il sesto calciatore della Serie A per tiri in porta (27) e il settimo per tiri totali (65).

Abraham è appena sbarcato sul pianeta Roma, ma si sente già un leader. Uno di quelli che dovrà aggiungere mentalità nei momenti in cui latita, spiegando ai meno esperti come si lavora per conquistare dei trofei. E contro il Sassuolo ha un conto aperto: nella partita d’andata, quella decisa da El Shaarawy all’ultimo respiro, ha colpito uno di quei pali che a inizio stagione sembravano davvero essere maledetti per lui. 

Roma è stata una sfida: uscendo dalla propria comfort zone londinese, Tammy ha deciso di diventare adulto, confrontandosi con un campionato da sempre ostico per gli attaccanti. Quest’anno ha avuto solo un contrattempo fisico, causato da un colpo ricevuto durante Roma-Sampdoria del 22 dicembre: si è curato durante le vacanze di Natale e nel 2022 si è ripresentato in grande spolvero, segnando 5 volte in 7 gare. E chissà che il leggero “stop” di San Siro possa portargli in qualche modo la stessa buona sorte realizzativa. I record da centrare non mancano. 

Guardando alla storia, come esordiente con la lupa sul petto, Abraham si trova infatti a -7 dal record di gol segnati da Volk del 1928-29 e a -4 da Montella e Batistuta, i quali chiusero le stagioni del battesimo romanista (1999-00 per il primo e 2000-01 per il secondo) con 21 centri.  

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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