Spinazzola, arriva il chirurgo: entro il week-end saprà la verità

Venerdì Leonardo Spinazzola riceverà la sospirata visita del chirurgo che lo ha operato a luglio, il finlandese Lasse Lempainen, che è atteso a Trigoria per due giorni di test fisici e strumentali. La speranza, naturalmente, è che già domenica Spinazzola possa ottenere il via libera per ricominciare gli allenamenti e avvicinarsi dunque al ritorno in campo, scrive il Corriere dello Sport. 

Sul tema, senza grande ottimismo, si è espresso Mourinho pochi giorni fa: «Dobbiamo capire se Leonardo potrà essere disponibile in questa stagione». Una frase, questa, che sembrava il controcanto di quanto aveva affermato il dottor Ferretti, medico della Nazionale, profetizzando «un recupero pieno per l’inizio del prossimo campionato e quindi in tempo per il Mondiale». 

La verità è che ancora nessuno può stabilire un timing preciso per il rientro perché la rottura del tendine d’Achille, avvenuta a inizio luglio a Wembley durante Italia-Belgio, è l’infortunio più grave e infido che possa capitare a un calciatore: dopo l’intervento chirurgico occorrono dai 6 agli 8 mesi per riprendere la normale attività atletica, con una forbice ampia che dipende dal caso singolo. Quello di Spinazzola è stato complesso. La convalescenza ha richiesto momenti di pausa, di gestione, per scongiurare il rischio più tremendo, la recidiva, che avrebbe determinato la fine anticipata della carriera. 

Lempainen arriva a Roma con un mese di ritardo rispetto al protocollo iniziale, che prevedeva un consulto intorno alla metà di gennaio. evidentemente ha capito che è il momento buono. A sette mesi dall’infortunio, Spinazzola comincia a vedere la luce. Se il lungo ciclo di visite, alle quali naturalmente assisterà lo staff medico della Roma, darà un esito incoraggiante, il giocatore potrà procedere con l’ultima fase del recupero: la riatletizzazione, che entro quaranta giorni gli consentirebbe di giocare se non subentrassero intoppi. Spinazzola ovviamente non sarebbe subito pronto a fare novanta minuti ma potrebbe gradatamente assaggiare il rientro, partendo da una decina di minuti a partita, per testare la risposta del tendine che, ricordiamolo, si era rotto completamente.