Stadio AS Roma Pietralata

AS ROMA NEWS STADIO PIETRALATA DIBATTITO PUBBLICO – Da una parte i residenti, pronti alle barricate. Dall’altra il Campidoglio, che su Pietralata non ha nemmeno un dubbio: lo stadio della Roma, specie dopo il travagliatissimo flop di Tor di Valle, stavolta s’ha da fare, scrive La Repubblica.

E allora il primo incontro pubblico sull’opera, celebrato ieri in Campidoglio, è stato tutto un fuoco d’artificio. Applausi e mormorii, prime proteste e promesse di rincarare la dose nei prossimi 9 appuntamenti. «Torneremo, perché vogliamo far sentire la nostra», dicevano ieri sera i no-stadio uscendo dalla Protomoteca di palazzo Senatorio. Così dal primo dibattito pubblico sul nuovo stadio della Roma a Pietralata, indetto dalla società giallorossa e dalla Amministrazione Capitolina, si esce con l’esatta misura della distanza tra i due fronti. Gli oltre 100 abitanti protestano e protesteranno. Il Comune — che ha già votato l’interesse pubblico sull’opera — aspetta solo la posa della prima pietra.

Ecco, allora, le prime scintille: «Qui informate e basta, ma verranno accolte proposte alternative?», è stata una delle domande ricorrenti da parte di alcuni rappresentanti dei comitati cittadini e di Pietralata. Ancora: «Per noi l’interesse pubblico sono scuole e ospedali, non lo Stadio della Roma».

Intanto il Campidoglio tira dritto: «È evidente che in questi momenti sono le persone più critiche sul progetto a voler alzare la voce — commenta l’Assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia ho rispetto di tutte le opinioni, però devo anche rispettare di chi ha votato a Roma e ha eletto dei propri rappresentanti che all’unanimità in Assemblea capitolina hanno votato per l’interesse pubblico di quest’opera».

Il dibattito pubblico, come detto, si svilupperà in altri nove incontri (in presenza e online) fino al 31 ottobre. Due mesi di workshop voluti dall’amministrazione capitolina e dalla Roma per agevolare il processo di informazione, partecipazione e confronto pubblico sulla costruzione dello Stadio e per valutare e migliorare il progetto. Una specifica importante, sottolineata più volte da Marco Leone, Senior Advisor di Nomisma e moderatore dell’incontro: «Seguiremo la legge, dibattendo di questa specifica proposta di progetto, non di eventuali alternative. E verrà accolta e valutata anche l’opzione zero, cioè quella di non farenulla». E proprio su questa possibilità sarà compatto e battagliero il fronte dei no allo stadio.

Il sindaco Roberto Gualtieri però si dice sicuro: “Un pezzo di strada è già stato fatto, mancano ancora alcune tappe, ma stiamo rispettando la tabella di marcia. L’obiettivo è quello di realizzare lo Stadio della Roma per il 2027”. Fine delle discussioni. L’unione di intenti tra Roma Capitale e la Roma è molto forte, come ammesso da Lucia Bernabè, responsabile Relazioni istituzionali del club giallorosso: «Contiamo di consegnare il progetto definitivo tra la fine del 2023 e l’inizio dell’anno prossimo».

Fiducia che dovrà passare anche per l’ok della Regione. Solo a quel punto sarà approvato il progetto definitivo e si potrà dare il via alla gara per aggiudicare i lavori. La strada è ancora lunga.



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