Tammy Abraham in campionato è già a quota 11 reti e ha eguagliato David Platt come terzo miglior marcatore inglese nella storia della Serie A ed è a una rete dal secondo posto e a cinque dal primo, entrambi di Gerald Hitchens, all’epoca all’Inter, scrive La Gazzetta dello Sport.
Oggi sulle spalle del numero 9 ci sarà tutto il peso dell’attacco romanista, uno stimolo in più, che va ad aggiungersi alle parole di ieri di Mourinho: “Sta facendo bene, ma può fare meglio. La squadra ha bisogno che lui faccia meglio. Parliamo di un giocatore straniero che è nato, cresciuto e si è fatto in un calcio diverso, in una società diversa. Uscire dall’Inghilterra è difficile, ma sta facendo bene. Ha le potenzialità per migliorare”.
Mourinho si aspetta almeno un gol a partita da Abraham e nelle ultime 8 partite nessun altro attaccante ha fatto meglio di lui, a quota 7. Se oggi ci sarà un rigore probabilmente lo tirerà uno tra Pellegrini e Oliveira, ma il gol contro il Sassuolo gli ha dato fiducia.
In ogni caso, la produzione offensiva della Roma dipende tanto da Abraham: è il miglior marcatore della squadra ed è anche il calciatore che conclude di più in campionato, con 67 tiri. L’inglese è diverso da Dzeko e la squadra giallorosso ha avuto bisogno di tempo per adattarsi alle sue caratteristiche. Tammy è uno dei fari della squadra, anche per il suo rapporto con i tifosi, i quali hanno subito avuto un feeling special con lui, fin dalle prime apparizioni in giallorosso.
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