Contro il Sassuolo, Abraham ha preso il pallone subito dopo il fallo di mano di Chiriches e ha “violato” le direttive di Mourinho, che aveva indicato Sergio Oliveira come primo rigorista, scrive il Corriere dello Sport. Naturalmente tutto è avvenuto senza discussioni, per scongiurare la manfrina nociva dello Juventus Stadium. E Abraham, dopo aver piazzato in porta il primo rigore della carriera, ha ringraziato esplicitamente il compagno per avergli lasciato la vetrina.

Lo stesso Mourinho ha ammesso di non aver guardato il tiro per evitare di arrabbiarsi. Ma a fine partita non ha rimproverato Abraham, apprezzandone anzi la foga da realizzatore: avesse sbagliato sai che guai, dopo gli errori decisivi di Veretout a Torino e di Pellegrini contro la Juve. Non ce n’è stato bisogno. E così il giovanotto inglese ha ristabilito le distanze con il predecessore alla Roma, Dzeko, portandosi a +1 nella classifica cannonieri in campionato: 11 reti contro 10, eguagliando l’ultimo connazionale ad aver raggiunto questa quota, David Platt. 

E’ ora quarto nella lista dei bomber del campionato, in compagnia di Lautaro Martinez, a uno scalino dal Cholito Simeone. Ma soprattutto è arrivato a 18 gol stagionali, avvicinandosi di un passetto al record di Volk, miglior marcatore della storia di un esordiente nella Roma. Volk si spinse fino a 24 nel lontanissimo 1928/29. 

La sensazione è che le prospettive di Abraham siano esaltanti. Anche quando non è al cento per cento, come contro il Sassuolo, dove avrebbe anche griffato un double se Mancini non si fosse lasciato pizzicare in fuorigioco nel primo tempo. Anche quando non segna, come era successo in una serata non brillante pochi giorni prima in casa dell’Inter. Per questo Mourinho a lui non rinuncia mai. E per questo Gareth Southgate l’ha immediatamente richiamato in Nazionale, quando ha notato che la Roma gli consentiva di giocare con continuità. 

Integratosi benissimo nello spogliatoio, anche grazie alla compagnia inglese di Smalling e Maitland-Niles, Abraham è già un idolo della tifoseria. La scorsa settimana, in un ristorante del centro, ha incontrato un gruppetto di ragazzi che gli chiedevano spiegazioni sulle difficoltà della Roma e lui, gentilissimo nel confronto, ha deciso di pagare loro il conto della cena. 

Sa benissimo, Abraham, che non giocherà tutta la carriera con questa squadra. Il suo sogno dichiarato è tornare in Premier League, magari proprio al Chelsea che dal 2023 potrebbe ricomprarlo per 80 milioni. Ma nel frattempo si gode un’esperienza umana e professionale molto formativa, lontano da Londra, «la mia comfort zone», con l’obiettivo di diventare «a monster», richiesta esplicita di Mourinho.



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