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Rassegna stampa

Una pioggia di cartellini sulla Roma: 63 gialli e 5 rossi pesano

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Alta tensione in casa Roma. Polemiche, proteste, sfoghi, insinuazioni e squalifiche: il rapporto tra il club e la classe arbitrale è ai minimi storici, scrive il Corriere dello Sport. Il numero di cartellini sventolati in faccia ai giallorossi, 63 ammonizioni e 5 espulsioni in 26 partite di campionato, è il termometro di quanto i nervi siano tesi, su entrambi i fronti. 

E così accade che una squadra ambiziosa finisca per sentirsi piccola agli occhi del potere, che una formazione dalla mentalità offensiva abbia in rosa il calciatore più sanzionato d’Europa, Gianluca Mancini (14 gialli e 1 rosso in 30 presenze contando anche le coppe), che Mourinho consigli a Zaniolo con una provocazione mediatica di cambiare campionato («mi sento male per lui per quello che deve subire»), che arrivino squalifiche pesanti e ritenute ingiuste sempre nei momenti decisivi (Pellergini in vista di Lazio-Roma, Abraham prima di Roma-Inter) e che la società abbia protestato contro gli arbitri in 9 diverse occasioni. 

Il dossier è ricchissimo: Roma-Udinese (5a giornata), Lazio-Roma (6a), Juventus-Roma (8a), Roma-Milan (11a), Venezia-Roma (12a), Milan-Roma (20a), Roma-Juventus (21a), Roma-Genoa (24a) e Roma-Verona (26a). Nell’ultima circostanza ha perso le staffe anche il general manager Tiago Pinto, un dirigente solitamente tranquillo ed equilibrato.  

Tifosi, calciatori e staff si sentono accerchiati, quasi presi di mira dagli arbitri: li ritengono troppo severi e vendicativi. L’inchiesta aperta dalla Procura Figc dopo che Abisso, al termine di Roma-Genoa, ha segnalato la presenza negli spogliatoi del consulente giallorosso Calvarese, è soltanto l’ennesima puntata del thriller stagionale. 

L’ex fischietto, tra l’altro, è stato preso proprio per aiutare gli atleti a comprendere meglio i regolamenti e l’applicazione del Var, oltre che per dare consigli “tecnici” sul modo migliore di rapportarsi con i vari ufficiali di gara. Valga un esempio: nell’immediato post partita di sabato è stato lui a suggerire a Pinto il passo indietro (e le successive scuse dopo la protesta veemente) nei confronti di Pairetto, che ha potuto così “addolcire” il referto evitando al portoghese una vera e propria stangata. 

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La Roma non è una squadra cattiva o particolarmente aggressiva, non fa del pressing asfissiante un mantra e, per caratteristiche, passa più tempo con il pallone tra i piedi rispetto agli avversari. Eppure, ha ben 4 calciatori nella top 30 dei più fallosi della Serie A: Mancini con 44 interventi puniti, Zaniolo con 40, Abraham con 33 e Pellegrini con 31. Tre di questi sono giocatori d’attacco ed è abbastanza curioso che si trovino nelle posizioni di vertice della classifica degli indisciplinati. 

E che dire delle ammonizioni? La Roma è quarta per numero di cartellini ricevuti, ben 63: solamente Genoa (66), Sampdoria (69) e Venezia (70) – tre squadre che lottano per salvarsi, quindi per natura predisposte a lottare – sono state sanzionate con maggiore frequenza. A questi vanno aggiunti 5 rossi, uno in meno del Venezia e due in meno della Fiorentina, che però ha 18 gialli in meno della Roma. Tra i 30 più ammoniti della Serie A ci sono inoltre ben 5 calciatori di Mourinho: Mancini (10), Zaniolo (8), Abraham (7), Cristante (6) e Veretout (6). 

FOTO: Credits by Shutterstock.com

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