Rassegna stampa
Voglia di stringersi un po’: la squadra stenta ma i tifosi restano vicini alla Roma
Se l’affluenza allo stadio avesse risvolti diretti sulla classifica della serie A, anche un posto in Champions starebbe stretto alla Roma. Nemmeno il tempo di riprendersi dalla delusione contro il Sassuolo, che il pubblico giallorosso torna a popolare l’Olimpico, scrive Il Messaggero.
Già in giornata dovrebbe essere polverizzato il migliaio di tagliandi che restava in vendita ieri sera, per tagliare così il traguardo delle 34mila presenze (di cui 21mila abbonati) contro il Verona. Più di questo non è possibile, essendo ancora ridotta la capienza degli impianti al 50%. Un amore cieco verso per il club ma non va nemmeno sottovalutato l’atteggiamento fideistico nei confronti di Mourinho.
I risultati non arrivano, la squadra gioca male, fatica ad intravedersi un’identità caratteriale e tattica nel gruppo, il tecnico sta faticando più del previsto a lasciare il segno: eppure la gente risponde sempre presente. Se nel girone d’andata la tifoseria giallorossa è stata come affluenza media (40.869) seconda soltanto al Milan (42.033), considerando la capienza al 75% (che dovrebbe tornare per il match di fine mese con l’Atalanta) la Roma può vantare la miglior media spettatori in serie A: 48.527 (dati calcioefinanza.it). Sicuramente la politica dei prezzi attuata dalla società aiuta. Ma di più fa l’amore incondizionato della piazza romanista.
Numeri incredibili se si rapportano a quelli della squadra. Al termine del campionato mancano 13 giornate e se la Roma non vuole fallire l’accesso almeno all’Europa League deve cambiare marcia. Il calendario può darle una mano. Dei 40 punti ottenuti sinora in 25 gare, appena 4 sono stati conseguiti con le squadre che la precedono (media 0,50) in classifica mentre i restanti 36 (media 2,11) con gli altri club.
Considerando che da qui al 28 maggio, Mourinho affronterà soltanto 4 partite contro le prime 6 (Atalanta, Lazio, Napoli e Inter) e 9 con le altre, la proiezione statistica è di 61 punti. Pochi per ambire al sesto posto. Dando infatti un’occhiata agli ultimi 6 anni in serie A, soltanto nel 2015-16 il Sassuolo si qualificò per i playoff di Europa League toccando quota 61. Altrimenti nell’ultimo quinquennio si oscilla dai 63 ai 68, al netto di alcune scorciatoie che potrebbero arrivare nel caso che la vincente della Coppa Italia si qualificasse anche per la Champions.
In questo finale di stagione, la Roma potrà tuttavia farsi forte del «fattore Olimpico». Che magari non sarà lo stesso degli anni 80 – quando il motto Non passa lo straniero in Coppa Uefa regalava benefici anche in campionato – ma che comunque in stagione ha visto Mourinho ottenere 24 punti in 13 partite (7 vittorie, 3 pareggi e 3 ko). Numeri viziati dai due pareggi interni contro Sampdoria e Genoa che hanno trasformato una buona media (2) in una più normale (1,84).
Se Mourinho dovesse però riprendere il ruolino di marcia d’inizio stagione, c’è un altro dato che fa ben sperare. Nel girone d’andata, infatti, la Roma ha perso ben 9 punti in trasferta contro Verona, Bologna e Venezia che ora però dovranno venire a giocare all’Olimpico. Basterebbe fare en-plein e magari racimolare qualcosa in più del mezzo punto a partita contro Atalanta, Lazio, Napoli o Inter, per aver (quasi) garantito l’accesso all’Europa League. Che non sarà la Champions ma che rappresenterebbe un primo, piccolo step, verso la prossima stagione. Quella che a Trigoria si augurano possa essere del rilancio.
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