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Rassegna stampa

Zaniolo, parla papà Igor: “Solo sfortuna, ma stavolta ha paura…”

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NOTIZIE AS ROMA INFORTUNIO ZANIOLO – La voce non è quella dei (tanti) giorni belli che hanno accompagnato l’esplosione di suo figlio Nicolò. Igor Zaniolo è provato. In primo luogo come padre di quello che, a 21 anni, sembra essere il talento più fulgido del calcio italiano. Il secondo infortunio al ginocchio, è una folgore da cui non è facile riprendersi. Insieme a mamma Francesca e alla fidanzata del ragazzo, Sara, è a Roma per sollevarlo.

Igor, lei è già a Roma. Come sta Nicolò?

«Male. Ha pensieri brutti. D’altronde è comprensibile. Ha solo 21 anni e naturalmente ha paura di non tornare come prima».

Crede che sia stata solo sfortuna oppure c’è qualcosa che non l’ha convinta nella preparazione fatta nella Roma o nella Nazionale?

«Col club e con gli azzurri ha lavorato bene, penso che sia stata solo sfortuna, perché anche in questo caso non è stato l’avversario a fargli male. Ha sentito una specie di frustata al ginocchio e si è fermato».

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In tanti da ieri fanno il paragone con quanto successe a Ronaldo il Fenomeno, che pareva avere – per così dire – un motore troppo potente per la sua carrozzeria».

«Sì, l’hanno fatto anche a noi questo esempio, ma non saprei che dire sul fatto se ci siano analogie o meno».

Pensa che negli anni abbia fatto troppo potenziamento?

«Non penso, perché non svolge particolari lavori di questo genere. Quella esplosività è frutto solo del suo dna e, se vogliamo, per certi versi questo potrebbe essere ancora più preoccupante».

È preoccupato anche lei?

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«Un po’ sì, ma spero che, passati questi primi giorni, poi Nicolò ritrovi la carica di sempre. Psicologicamente per lui, stavolta è peggio di gennaio. E per riprendersi l’aspetto mentale conta parecchio».

Intorno a Nicolò, comunque, si sta stringendo tutto il mondo del calcio.

«È vero, e non solo quello italiano. Gli hanno già scritto anche Modric, Pjanic e Lamela, solo per fare alcuni nomi. Ma so che, oltre ai compagni di squadra e di Nazionale, anche Fonseca e Mancini si sono fatti vivi con lui».

(Gazzetta dello Sport)

FOTO: Credits by Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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