La Curva Sud della Roma

A un anno e mezzo di distanza, i gruppi organizzati della Curva Sud pronti a tornano al loro posto. La fine una protesta portata avanti contro la nuova regolamentazione di sicurezza adottata all’interno dell’Olimpico, che stasera ritroverà un’atmosfera del passato che in molti hanno dimenticato. «Bentornata Curva sud» è il grido di Guido Zappavigna, una delle colonne portanti della storia del tifo romanista.

L’attesa è finita…
«L’importanza dei gruppi l’abbiamo sempre vista in trasferta, sembrava di giocare in casa. Adesso ci sarà una spinta in più, quella necessaria per passare il turno. Se la Roma batte la Lazio ha fatto il suo, non è un’impresa. Il ritorno della Sud è come un acquisto sul mercato da 120 milioni».

È la vittoria di chi?
«Senza dubbio di chi ha portato avanti con coerenza questa battaglia. Ci sono stati ragazzi che hanno faticato nel rimanere a casa mentre la Roma giocava all’Olimpico, un sacrificio importante ve lo assicuro».

Chi ha contribuito maggiormente a sbloccare questa situazione?
«Per me la forza e la volontà di questi ragazzi ha determinato in modo fondamentale il cambiamento. Poi credo che anche la Roma sin dall’inizio abbia fatto sentire la propria voce nell’ombra, ricevendo a volte risposte a brutto muso».

Per quale motivo le istituzioni hanno deciso di togliere le barriere proprio ad un derby che si giocherà in orario serale?
«Sono sicuro che entrambe le tifoserie non cadranno nel tranello, ci sarà responsabilità. Mi auguro e credo che non succederà niente, speriamo sia una festa e che vinca la Roma».

È un nuovo punto di svolta?
«Spero che senza barriere si possa tifare come una volta, magari riproponendo le coreografie che in passato hanno fatto il giro del mondo. Però non capisco come sia possibile che in altri stadi, da Genova, Milano passando per Torino e Palermo ci sia stato modo di utilizzare luci e fuochi d’artificio, tra l’altro splendidi».

Qual è la spiegazione?
«Forse è stata una vendetta per quello striscione indirizzato alla mamma di Ciro Esposito, che non ha mai avuto però un tono offensivo come qualcuno ha voluto far passare. Era soltanto un’opinione, condivisibile o meno, ma non ha mai costituito un reato».

Se venissero applicate nuove multe per il cambio posto le cose potrebbero cambiare ancora?
«Molte cose hanno infastidito e impedito alla gente di andare all’Olimpico. Persone di 60 anni costrette a subire l’umiliazione di continue perquisizioni, ferrei passaggi al tornello. Anche il divieto di non avvicinarsi al vetro non lo capisco. Io di solito il secondo tempo lo vedevo in piedi per scaramanzia. Che male c’è?».

Spalletti ha detto che molti giocatori non hanno mai visto la vera Curva…
«Quelli che sono arrivati quest anno rimarranno abbagliati come accadde a Platini quando tutto lo stadio si colorò di giallorosso. Voi non lo sapete, ma la Curva Sud abbaglia. Bentornata».

(Il Tempo – A. Serafini)



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