“I lavori procedono, e anche speditamente. Stiamo portando avanti il programma che ci eravamo prefissati”. Cosi’ il presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, ha commentato la sperimentazione della VAR (Video assistant referees), che in questa prima fase sarà off line e valuterà in particolare i casi di gol-non gol, i rigori, le espulsioni e le simulazioni. “Ogni domenica – sottolinea il numero uno degli arbitri italiani alla trasmissione radiofonica ‘La Politica nel Pallone’- in 2-3 stadi italiani stiamo facendo la sperimentazione off-line, domani sera a San Siro (per l’amichevole Italia-Germania, ndr) ci sarà la seconda sperimentazione internazionale con tutto lo staff della Fifa e della Uefa. Un’altra serata importante in cui l’Italia si erge a protagonista delle innovazioni”.
In queste prime giornate di campionato, ammette Nicchi, “abbiamo avuto dei casi in cui evidentemente la VAR sarebbe potuta essere, se non risolutiva, di supporto. Sono meno di quattro i casi in cui gli arbitri avrebbero potuto ricorrere alla video-assistenza, pero’ spero di portarla a compimento il prima possibile, anche perché per l’arbitro diventa uno stress psicologico: auspico si accorcino i tempi di applicazione e poi tra qualche anno potremmo aprire un protocollo per aggiungere altre casistiche”. Sempre secondo Nicchi, “in Italia saremmo pronti anche dal prossimo campionato, quando ci prendiamo un impegno lo portiamo a compimento. Gli arbitri si sentiranno protetti da questo strumento ma sarà sempre l’arbitro in campo a decidere”. Sulla Var, il giudizio degli arbitri “è abbastanza sereno, c’è curiosità e non preoccupazione. E’ qualcosa che aspettavamo, non guasta qualcosa che dia certezza in casi dubbi”.
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