Il direttore sportivo del Cagliari, Stefano Capozucca, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport per parlare del match di domenica contro la Roma. Queste le sue parole:
Come si sta preparando il Cagliari al match contro la Roma?
Come al solito. Innanzitutto tutte le partite in Serie A sono difficile, in particolar modo quando si affronta una squadra come la Roma, ferita dalla partita di martedì contro il Porto. Già è forte di suo, quindi sarà ancora più arrabbiata e desiderosa di fare risultato.
Come si può migliorare ancora il Cagliari?
Saremo attenti in questo finale di mercato, vedere se c’è qualcosa che ci può dare per migliorare il nostro organico ma in linea di massima siamo contenti di quelli che abbiamo.
E’ un Cagliari costruito con lo scopo di restare in Serie A
Sicuramente la dimensione e l’abitudine del Cagliari è quella di vivere questa categoria. Due anni fa siamo retrocessi, siamo tornati su subito e il nostro obiettivo è quello di mantenere la categoria.
La crescita di Nicola Murru. A che punto è il ragazzo?
Nicola Murru è giovane, è un 1994. Sta avendo una maturazione importante, sta facendo passi da gigante, oggi è sicuramente tra i giocatori italiani tra i migliori che ci sono.
Il settore giovanile del Cagliari
Il Cagliari ha un occhio di riguardo per il settore giovanile. Con l’avvento di Mario Beretta, che è un allenatore navigato, ma che ha intrapreso questa nuova attività di responsabile del settore giovanile, il Cagliari ha fatto un grande acquisto. Lui è molto attento e si sono visti i risultati con la crescita di questo settore. La Primavera l’anno scorso si è qualificata per i play-off finali, quindi ha fatto molto bene, lanciando alcuni ragazzi interessanti, vedi questo Colombato che adesso è andato a Pisa. Però abbiamo, oltre a Murru, un altro prodotto del vivaio che è Murru.
Due parole su Nainggolan
Son convinto che Nainggolan sia uno dei più forti centrocampisti d’Europa. Lo ha dimostrato anche martedì nella partita contro il Porto che è stato l’ultimo ad ammainare la vela. Per lui parlano i fatti.
Che impressione le ha fatto la Roma?
La Roma è una grande squadra. Questa eliminazione è frutto degli episodi. Nella gara d’andata la Roma ha fatto 35 minuti ad alto livello, poi è arrivata l’espulsione e la partita è cambiata. All’olimpico è cominciata male, con la rete subita nei primi minuti, e nel momento in cui si stava esprimendo al meglio è rimasta prima in dieci e poi in nove. Al di là del valore del Porto, che nessuno nega, gli episodi sono stati determinanti.
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