Stefano Sorrentino è stato l’autentico protagonista di Chievo-Roma. Tra le tante parate, l’estremo difensore dei gialloblù ha effettuato un autentico miracolo su Patrick Schick, prendendo il pallone con un piede. “Lì è uscito il mio lato folle – racconta al Corriere di Verona – Palla deviata, ormai battuto, l’unica era quella mezza rovesciata. È andata bene e siamo tutti contenti per il punto”.
Il suo intervento ha ricordato quelli di Ed Warner, il portiere di Holly e Benji: “Il portiere pazzo scatenato, sì, da piccolo tifavo per lui. Dopo la Roma un giornalista mi ha detto che è stata una parata “da cartone animato”, quasi scusandosi. Ma per me è un onore, anzi”.
Non solo gioie per il portiere del Chievo, anzi: “I social bisogna saperli usare: c’è tanto odio, penso a quei tifosi della Roma che in queste ore mi hanno minacciato di morte o augurato di tutto”. Sorrentino, però, cerca di pensare ad altro: “A volte, quando c’è confidenza, l’avversario ti rende l’onore. A fine partita, dopo la Roma, mi sono scambiato la maglia con Florenzi, che conosco bene. Lui, la sua, me l’ha lanciata: ‘Toh, Jašin, para pure questa…'”.
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