Aleandro Rosi, ex giocatore della Roma ed attualmente in forza al Crotone, ha rilasciato un’intervista al ‘Match Program AS Roma’ inerente alla prossima sfida che vedrà contrapposte proprio calabresi e giallorossi allo stadio Olimpico:
Quali sono le sue condizioni?
“Sto facendo un lavoro differenziato e non mi sto allenando con i miei compagni”.
98 presenze in maglia giallorossa, cosa dirà ai suoi compagni per prepararli all’ingresso all’Olimpico?
“Non credo di doverli preparare, sono giocatori di Serie A e sono in grado di affrontare ogni avversario”.
Che gara si immagina?
“Sarà una gara difficilissima, la Roma cercherà di fare la partita e proverà a chiuderci nella nostra metà campo”.
Domenica con il Palermo è arrivato il primo punto, come è andata?
“Io non sono sceso in campo e si soffre molto di più da fuori. Purtroppo il punto non servirà a nessuno dei due. Avremmo potuto vincere, ma non siamo riusciti a chiudere la partita. Abbiamo perso una buona occasione per fare punti”.
Ha avuto modo di vedere giocare la Roma?
“Sì, la Roma è molto forte. È una delle potenziali concorrenti allo scudetto, ma le è mancato qualche cosa. Vincendo contro la Fiorentina avrebbe potuto affiancarsi al Napoli, in una gara alla sua portata. Alla Roma è sempre così, manca sempre un pezzetto per arrivare al risultato finale. Sarà per le pressioni dell’ambiente che ci sono intorno…”.
Chi fa più paura della rosa giallorossa?
“Spero che Francesco non giochi. Era il mio idolo da bambino, poi ho avuto l’opportunità di giocare al suo fianco. È il più forte di tutti. Ancora oggi è il più forte nella rosa della Roma”.
Ritroverà anche Spalletti, una sua vecchia conoscenza. Con lui ha vinto una Coppa Italia e una Supercoppa…
“Sì, gli devo moltissimo, mi ha fatto esordire e mi ha fatto crescere e diventare il giocatore che sono. È un grande allenatore che prepara bene le partite e fa lavorare moltissimo i suoi giocatori. Un grande uomo dal lato umano e professionale”.
Crede sia uno Spalletti diverso alla sua prima esperienza nella Capitale?
“Non è facile giudicare dall’esterno, ma certamente l’esperienza della prima volta insieme al fatto che ha avuto l’occasione di allenare all’estero, gli servirà. Ma è un grande allenatore, ha le spalle larghe”.
Se dovesse evidenziare una caratteristica del tecnico su tutte?
“Forte. È un allenatore forte”.
Come mai ha scelto il Crotone?
“Mancavano pochi giorni alla chiusura del mercato e ho saputo che il Crotone mi voleva. La società ha un progetto serio e sono venuto con entusiasmo”.
Come si trova?
“Bene, sono contento della scelta che ho fatto. Certamente ci sono delle difficoltà, ma era previsto. La città è piccola, con pochi svaghi, ma si sta bene. Un ambiente tranquillo per lavorare, si può fare bene il calcio. Poi c’è il mare… Spero si possa presto giocare a Crotone, è molto importante giocare in casa. Davanti ai propri tifosi”.
Un giudizio sul suo nuovo mister Nicola?
“È una persona squisita, un allenatore molto preparato. Molto attento ai dettagli”.
Prima di salutarla, quali i suoi obiettivi?
“Fare bene qui. Lavoriamo tutti con l’obiettivo di raggiungere la salvezza. È un traguardo alla nostra portata, non sarà facile, ma lavoriamo per questo”.
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