Simone Inzaghi, allenatore della Lazio, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine del derby contro la Roma pareggiato per 0-0.
INZAGHI A PREMIUM SPORT
Non era facile dopo Salisburgo, la Lazio ha risposto presente in modo efficace.
“Faccio i complimenti alla squadra, sono stati bravissimi. Siamo stati lucidi e sempre in partita. Con più precisione potevamo vincere, ma onore ai ragazzi. Con l’uomo in meno abbiamo sofferto ma a parte l’occasione di Peres non abbiamo sofferto una grandissima Roma”.
Lucidità evaporata poi per la stanchezza.
“E’ normale, però con l’inferiorità numerica. Fino all’espulsione davamo l’impressione di potercela giocare fino in fondo. Abbiamo riposato poco e fatto pochi cambi, ma volevo una reazione”.
Squadra con poca lucidità dopo l’Europa League, la Roma però si accontentava del pari. Come ha lavorato dopo il Salisburgo?
“Chiaramente giovedì è stata una macchia, ma ho detto ai ragazzi che non cancellava 8 mesi di lavoro. Abbiamo vinto la supercoppa, in Coppa Italia siamo usciti dopo il sedicesimo rigore. siamo stati bravi, con un po’ di fortuna in più potevamo vincere”.
Il cambio di Anderson, non è uscito troppo presto?
“Stava giocando bene, è normale che non era felicissimo, come non lo era Luis Alberto di essere in panchina. ma si è battuto benissimo come tutti gli altri”.
Conserva l’ipotesi di andare al Mondiale?
“E’ rientrato nel migliore dei modi, ci sta dando qualità ed è sempre positivo. Non ci dimentichiamo delle grandi cose fatte da Luis Alberto, c’è questo dualismo ma sono molto contento di Felipe”.
Chi è la più in forma nella lotta alla Champions?
“Probabilmente siamo gli intrusi, ma lo siamo dopo 32 partite e non è un caso. Senza la Lazio la corsa alla Champions sarebbe già chiusa. Mancano 6 partite e ci giochiamo le nostre carte nel migliore dei modi”.
Voi con il calendario più difficile, ma voi siete la sorpresa del campionato.
“Probabilmente alla vigilia del campionato non ci mettevano tra le prime 7 e mi dispiaceva, avevamo perso giocatori importanti ma ne abbiamo presi altrettanto importanti. Ora non ci nascondiamo più, ce la giocheremo fino alla fine”.
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