Eusebio Di Francesco e Maurizio Sarri

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, commenta la sconfitta degli azzurri nel match contro la Roma per 2-4.

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Mai visti 4 gol al San Paolo. Che è successo?
Una partita da rivedere. Dal campo ci sono stati tanti aspetti positivi, tanti tiri e tante occasioni per noi. Dobbiamo capire perché la Roma è andata in gol così facilmente con solo 18 palle giocate nei pressi della nostra area.

Teme le perplessità dell’ambiente?
L’ambiente non ha dubbi. Sanno che non siamo un’espressione così forte del calcio italiano ma ci esprimiamo comunque a certi livelli. Il pubblico è stato fantastico.

I giocatori della Roma hanno attaccato la profondità con i difensori costretti a scappare.
Questo non ci ha creato tanti problemi. Ci ha condizionato molto il gol dell’1-1 preso su una deviazioni. Episodi un po’ sfavorevoli. Sono entrati in area 3 volte non primo tempo e hanno avuto 3 occasioni, è una cosa disturbante. La partita era in mano nostra, dobbiamo capire perché gli abbiamo concesso così tanti.

Pensa che la squadra abbia accusato la notizia della vittoria della Juve?
Non lo so, ho detto in tempi non sospetti cosa penso su questo ma non voglio dare alibi alla squadra. Abbiamo perso per demeriti nostri e meriti della Roma. Ho detto che non è normale settimane fa, è inutile parlarne ora. Non è giusto dare questa scusa. Voi però vi dovete inalberare per primi per le 9 partite giocate prima dalla Juve.

La lotta scudetto?
Riguarda la Juventus e basta. Sono di un altro pianeta, noi abbiamo cercato solo di rendergli la vita difficile.

La partita va analizzata a settori. Bene l’attacco, meno difesa e centrocampo.
L’attacco ha funzionato bene in fase offensiva, meno in fase difensiva. Uscivano palla al piede con troppa facilità. L’impostazione dei difensori è stata buona.


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Grande partita della Roma. Sorprende la modalità della sconfitta, nonostante la qualità di gioco. Siete andati via di testa dopo il pareggio e anche per il gol all’ultimo di Dybala?
E’ un’opinione personale. Abbiamo fatto una buona partita, 11 palle gol a 5 di solito vinci 3-1. In quel punto di vista abbiamo fatto bene, la Roma è entrata pochissimo nella nostra area. Dobbiamo valutare il perché abbiamo concesso 4 gol alla Roma nonostante l’abbiamo tenuta tantissimo lontano dall’area. Per il resto la nostra solita prestazione.

Sarà dura ricostruire mentalmente questo gruppo? E’ un caso che avete perso due partite al San Paolo?
E’ casuale, non vedo differenza tra casa e trasferta, il nostro modo di giocare è quello ed è costante in casa e in trasferta. Non penso che sia una partita che ci può abbattere, ci poteva abbattere la sconfitta con la Roma dell’anno scorso. Oggi abbiamo costruito tanto e c’è da capire perché abbiamo concesso 4-5 palle gol facendoli entrare 8 volte in area.

Dzeko ha fatto 2 grandissimi gol, poi un rimpallo e un infortunio. Le azioni e le palle perse sono state cacciate meglio dalla Roma.
Il primo gol è casuale, su due contrasti abbastanza casuali. Non mi è piaciuto che la Roma sia uscita a volte con facilità quando siamo andati a riaggredirli. E’ vero che sono bravi tecnicamente ma di solito non ci succede.

La Roma ha gestito meglio la partita a centrocampo. Erano più organizzati tra Strootman e Nainggolan. Per Jorgingho è stata una questione di seconde palle.
Loro sui movimenti non ci hanno creato grandi problemi, abbiamo tirato 27 volte di cui 15 in porta, più che col Benevento e lì finì 6-0. Forse la distanza tra centrocampisti e attaccanti si allungava e questo permetteva a loro di uscire bene.

Il suo primo pensiero sul gol di Dybala.
E’ stato un pensiero da toscano e non te lo posso ripetere.

Come cambia la lotta scudetto?
Noi dobbiamo essere orgogliosi di essere considerati in lotta scudetto, abbiamo fatto talmente bene che ora si pretendono cose che vanno anche al di là delle potenzialità nostre e della nostra società. Questo ci rende orgogliosi, siamo partiti da 64 punti, ora siamo a 69 a 11 dalla fine. E’ un gruppo che ha fatto cose straordinarie, è ingiusto forse chiedergli sempre di più.

Dpvete avere la forza di reagire e non di accontentarvi.
Noi non ci siamo mai accontentati. Ho parlato subito con la squadra, dobbiamo rimanere sereni e lucidi. Dobbiamo avere la percezione che la prestazione è stata all’altezza della nostra squadra e pensare ad affrontare la prossima partita. Pretendiamo tantissimo da noi stessi, ma pretendiamo che non ci sia imposto.


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L’applauso del pubblico?
Significa che sono generosi. Sanno che noi non possiamo avere la responsabilità di vincere, la nostra realtà è diversa. Con il lavoro abbiamo fatto un salto di qualità. Penso sia un tributo anche alla partita, abbiamo fatto 27 tiri in porta che era successo solo con il Benevento. La Roma si è avvicinata raramente alla nostra area di rigore. Dobbiamo capire perché abbiamo subito così tanto, ma la prestazione era nostra.

La difesa che colpe ha? 
Devo rivederla, non voglio dare responsabilità che non ci sono. Sulle nostre palle perse loro saltavano la nostra pressione, forse le distanze non erano giuste.

Anche oggi giocavate dopo la Juve, cosa cambia?
Non lo so, ho detto già quello che pensavo. Se poi stasera ti dicessi che ha influito cercherei un alibi, perciò dico che non ha influito.

C’è un gap con la Juve, voi non avete l’obbligo di vincere… 
Ma che non ci sia questo obbligo penso sia palese, ma forse fa comodo non tenerne conto. Noi non ci accontentiamo, cercheremo di rompere fino alla fine nelle nostre possibilità. Forse questo sarà insufficiente, ma il nostro obiettivo è quello.

Sembra che il Napoli però stia meglio della Juve… 
Anche io la penso così. La partita è difficile da analizzare perché c’era la sensazione di poterla vincere, il livello di pericolosità era alto. Ma non si possono concedere 4 gol ad una squadra che entra in area 8 volte. Non sono preoccupato, e la squadra ha sempre continuato a giocare.

La Roma ha fatto 5 tiri e 4 gol, il Napoli 15 tiri e due gol… 
Gli errori dei singoli ci stanno, è superficiale concentrarsi solo con quelli. La Roma eludeva sempre il pressing, questo espone la linea difensiva. Abbiamo avuto tante palle gol. Bisogna accantonare il discorso sfortuna e vedere cosa è andato storto.

Rifaresti le scelte fatte nelle coppe? 
Certamente. Negli ultimi 10 anni in Europa League hanno vinto squadre che non erano in lotta per il campionato, solo il Porto nel 2010. Il turnover lo fanno tante squadre. Noi abbiamo sbagliato una sola partita, quindi diciamo che abbiamo preso un minimo di rischio ma che era inevitabile.

Vi ha condizionato il risultato della Juve? 
Ne abbiamo già parlato. Questa è una cosa su cui mi sono già espresso. Dire qualcosa sarebbe una scusa, e non è giusto. Ho già detto quello che pensavo.


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Nello spogliatoio ha percepito che è una botta pesante o facilmente metabolizzabile?
Non lo so, ho detto solo che dovremo valutare perché abbiamo preso 4 gol con 8 palloni concessi in area. Avremo 2 giorni per pensarci, ma non voglio seghe mentali su una prova forse sui nostri livelli abituali, perché contro una squadra forte abbiamo tirato 27 volte e 15 nello specchio.

Sul pubblico che ha applaudito la squadra.
E’ questo il pubblico, la squadra se lo meritava perché raramente a gara compromessa ho visto una squadra giocare ancora. Lo riconosciamo ai giocatori. Pubblico impagabile, è tanta roba.

Diciannove palle perse in più della media.
Bisognerebbe considerare anche i palloni giocati, se sono 200 in più forse è normale. Qualcosa l’abbiamo sbagliato, ma il dato va analizzato. Sul primo gol ci sono dei rimpalli, c’è anche casualità.

Vi ha innervosito più il gol di Dybala o il pareggio di Under?
Non lo so, il pareggio dopo un minuto con deviazione su un tiro credo banale… Io due mesi fa dissi già quello che pensavo (sul giocare dopo, ndr), non lo ripeto perché sarebbe un alibi per i giocatori.

Ci sarà un contraccolpo psicologico come dopo il ko con la Juve due anni fa?
Io spero che sia uguale ad allora, noi facemmo 41 punti all’andata e 41 al ritorno. Se reagiamo come quella volta facciamo 48 punti anche in questo ritorno. Non credo possano esserci ripercussioni, la prestazione è stata ottima con 27 tiri e 15 nello specchio, 11 occasioni contro 5 che solitamente portano ad un 3-1. Bisogna capire perché una squadra che ha toccato 8 palloni in area abbia fatto 4 gol. Il gioco c’è stato, così come i tiri. C’era la sensazione di partita maledetta, ma dobbiamo capire con razionalità.



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