Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Roma.
“La Roma vista col Chelsea fa paura. Più del 60% di possesso palla e tre gol sul campo dei campioni di Inghilterra. Ma anche loro non sono perfetti, in difesa qualcosa concedono, e noi ne dobbiamo approfittare. Per adesso hanno vinto tutte le partite tranne quelle con Inter e Napoli in cui comunque meritavano di più. Ma non c’è bisogno di stare qui ad elencare i loro pregi. Noi dobbiamo giocare da Toro e speriamo che basti. Noi arriviamo da due risultati non soddisfacenti. Due punti con Verona e Crotone sono pochi. Quando si incontrano squadre meno forti, bisogna portare a casa i tre punti. Domani invece la situazione si inverte perchè la Roma è più forte. Per vincere ci vorrà un’impresa. Comunque ci siamo allenati bene e i ragazzi hanno fiducia. Col Crotone abbiamo subito tre tiri in porta e due gol. Col Verona non avremmo dovuto farci rimontare, pur essendo in dieci. Comunque, sicuramente non siamo in crisi”.
Ljajic si è detto disponibile a giocare da falso nueve. Può succedere?
“Non credo di spostarlo in qualche altro ruolo. Lui sta bene dove sta, da trequartista, perchè è sempre nel vivo del gioco e crea pericoli. Poi, comunque, anche lui può fare di più. Ma non credo di spostarlo; al limite potrebbe giocare a centrocampo, in alcune occasioni, ma non domani”.
L’anno scorso la partita con la Roma fu una svolta.
“L’anno scorso abbiamo vinto con Roma e Fiorentina e la situazione è simile, speriamo la storia si possa ripetere. Anche l’anno scorso, poi, avevamo qualche infortunato di troppo, come quest’anno. Non cerco scuse ma in effetti qualche ricambio mi è mancato. Comunque le prossime partite hanno un peso importante e i ragazzi lo sanno. Sicuramente avremmo dovuto centrare almeno una vittoria nelle ultime due partite; con 15 punti saremmo a pari con la Roma e nessuno avrebbe detto nulla. Invece siamo a 13 punti e sembra la fine del mondo. Comunque i ragazzi hanno fiducia, non siamo in crisi”.
La situazione in classifica?
“Non è brutta la nostra classifica, ma poteva essere migliore. Penso che avremmo meritato di più in alcune occasioni, e gli errori arbitrali ci hanno tolto qualcosa. E poi alcuni risultati sono stati sottovalutati: penso ai pari con Bologna e Sampdoria, che la classifica ci fa capire non siano così scarse. Le prestazioni? Anche l’ultima a Crotone, nonostante abbiamo pareggiato, non la butto via perchè abbiamo avuto il 65% dei tiri in porta, creato tanto. Poi dobbiamo essere più cattivi sottoporta e sbagliare di meno, perchè dietro parliamo di errori individuali e non di reparto. Comunque dal punto di vista dell’impegno non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Vedete gli allenamenti, sapete con che intensità ci alleniamo”.
Chi avrà più pressione domani?
“La pressione è per tutti e due. La Roma, se vuole ambire a qualcosa di importante, deve fare punti. Noi non abbiamo lo stesso obiettivo della Roma: loro devono andare in Champions League, noi in Europa League. Sicuramente partono favoriti, ma lo erano anche l’anno scorso e poi hanno perso. Ogni partita fa storia a sè, l’importante per noi è giocare con fiducia, mettere in pratica quello che proviamo. Poi sicuramente serve anche un po’ di fortuna, in queste partite”.
Un cambio modulo è impossibile?
“Magari ci si può anche pensare, ma cosa dovrei fare? Mettere un centrocampo a tre avendone tre fuori? Giocare con il falso nove non avendo Belotti? Non mi sembra giusto al momento. I moduli si possono anche cambiare, ma se in ogni partita segniamo due-tre gol è anche merito del modulo. Ci sta, poi, durante la partita fare dei cambi di sistemi. Però al momento non abbiamo grandi possibilità di cambiare, durante la partita. Al momento le soluzioni sono poche. Abbiamo fuori Lyanco, Obi, Acquah, Barreca, Belotti. Tutti giocatori che considero titolari. Per adesso il modulo non si cambia. La squadra ha fatto bene, offensivamente. Dietro abbiamo subito per errori individuali. Se uno fa un fallo di mano o si fa dribblare portando l’avversario sul piede forte, si tratta di errori individuali. Noi stiamo lavorando per evitare gli errori. Sei gol su 13, comunque, li abbiamo subiti con un uomo in meno. Anche se non è una scusa perchè quando sei in dieci non è che per forza devi prendere gol. Comunque lavoriamo molto individualmente, con i difensori: se uno migliora individualmente, di conseguenza migliora la squadra. Ma se prendiamo dei gol di troppo non è questione di modulo, perchè l’anno scorso ne abbiamo presi tanti anche col 4-3-3, che è meno offensivo. L’anno scorso, comunque, abbiamo fatto anche degli errori di reparto. Quest’anno no, sono errori individuali”.
Ricorda l’ultimo gol di Totti in Serie A?
“L’ho conosciuto che era ancora un pischello e poi è diventato il migliore giocatore italiano degli ultimi trent’anni. Ha vinto meno di quello che avrebbe potuto, anche perchè ha scelto di rimanere a Roma, ma poi il tributo dello stadio all’ultima partita lo ha ripagato di tutto. Secondo me è un po’ triste, adesso che non è più il calciatore. Secondo me uno come lui deve stare sempre nel vivo. Magari domani ne parleremo”.
La prova di Sadiq a Crotone?
“L’ho visto bene. Ha fatto alcune buone cose, è uno che dà tutto quello che ha. Poi certo che può migliorare”.
Come sta Belotti?
“Oggi andrà a Perugia a fare un controllo, per capire se l’infortunio si è cicatrizzato. Vediamo oggi quello che dirà il dottor Cerulli. Gli fa ancora un po’ male al tatto. “E allora, non toccarti!” Gli ho detto. Vedremo oggi quello che ci diranno, speriamo di recuperarlo per l’Inter”
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