José Machin, centrocampista classe 1996, è stato uno dei protagonisti della Roma Primavera campione d’Italia. Grazie ad Alberto De Rossi il calciatore della Guinea Equatoriale è cresciuto partita dopo partita: non poche le squadre che si sono interessante al giallorosso. Il suo agente, Nunzio Marchione, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.com per raccontare la sua storia. Queste le sue dichiarazioni:

Machin è sulla bocca di tutti: stagione super.
“Sono felice, felicissimo. Non avevo dubbi: Machin ha dimostrato il suo valore e il suo calcio nonostante fosse al primo anno in Italia. Diventare campione con la Primavera e giocare su questi livelli è una soddisfazione, ma la strada è ancora lunga. Ci vuole umiltà e Machin è un ragazzo con la testa sulle spalle”“.

Com’è nata l’operazione con la Roma?
“Il merito va tutto a Walter Sabatini. Lo ha seguito, apprezzato, poi al momento in cui si poteva prenotare Machin a parametro zero per via del contratto a scadenza col Malaga ha colto l’attimo. Vi svelo un retroscena, a proposito…”.

Prego.
“Se Machin è della Roma lo deve all’inserimento tempestivo di Sabatini: il Tottenham lo aveva praticamente preso, era in pugno. Ma Sabatini ha rilanciato e si è assicurato il giocatore”.

E subito scudetto con la Roma Primavera, Machin sulla bocca di tutti.
“Chi lo ha seguito ne parla bene e mi fa piacere, siamo contenti. L’annata di Machin ha dato grosse soddisfazioni, vincere e crescere contemporaneamente è il massimo. Tanto merito va a Alberto De Rossi che ha puntato subito su di lui”.

E’ stata la persona più importante della sua carriera?
“Sicuramente sì. Alberto De Rossi su tutti, perché Machin prima era un buon progetto; con lui è diventato un giocatore vero. E poi cito Casanova che lo portò al Barcellona…”.

Machin è un centrocampista di costruzione, qualità, personalità: con quali allenatori lo vedrebbe bene?
“Per José l’ideale sarebbe lavorare con chi dá spazio ai giovani e fa un determinato tipo di calcio: mi riferisco a Di Francesco, De Zerbi, Oddo, Rastelli. Allenatori con un’idea nuova, fresca, di qualitá. Ma vedremo: Machin è cresciuto al Barcellona, il ‘cromosoma’ del buon calcio blaugrana gli è rimasto (sorride, ndr)…”.

Entriamo nel capitolo mercato: ci sono tante richieste per Machin, conferma?
“È vero. Non solo dall’Italia, ci stanno pensando in tanti per prenderlo in prestito, anche dal Portogallo e dalla Spagna. Sia club importanti che possono puntarci per un progetto, sia società piú piccole che possano lanciarlo da subito come titolare. Ma ovviamente la decisione è della Roma: incontrerò Sabatini e Ricky Massara, insieme sceglieremo la destinazione migliore, senza fretta, consapevoli che Machin può e deve crescere ancora tanto”.

C’è una squadra che è stata vicina a Machin in Italia?
“Il Milan. Parlo di diversi anni fa, prima che il ragazzo si mettesse in luce a Malaga e poi arrivasse alla Roma: il Milan lo ha seguito, Riccardo Pecini voleva prenderlo e lo invitò per un torneo, ma Machin non aveva ancora passaporto comunitario che successivamente ha ottenuto. E per questa ragione è sfumato tutto. Siamo comunque contenti di aver trovato la Roma, che punta su di lui. Per il presente e per il futuro”.



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