Romagiallorossa.it ha intervistato Haris Mrkonja, giornalista sportivo della N1 di Sarajevo. Mrkonja si è espresso sul momento della Roma, sul mercato invernale e sulla vicenda legata al Chelsea e ad Edin Dzeko.
Cosa ne pensa del momento dell’AS Roma e delle scelte di calciomercato compiute dalla società?
Come qualcuno che il calciomercato lo ha seguito dalla Bosnia, restando informato tramite web, fonti personali e colleghi italiani che seguono I giallorossi, devo dire che il mercato della Roma quest’inverno mi ha deluso. Tutto quello fatto nella finestra invernale è stato forzato da un’incombente multa per il fair play finanziario forato dalla società. È una situazione nella quale soprattutto Monchi, credo, non si sia trovato a suo agio, il che si è fatto sentire su tutta la squadra, che poi nel mese di gennaio, a sua volta, ha avuto partite disastrose. C’è una mancanza di calma in tutto l’ambiente giallorosso, e questo, oserei dire momento di panico, ha un po’ sconvolto una squadra che è finita prima nel suo gruppo in Champions League e che neanche assomiglia alla Roma di inizio stagione, almeno per quanto riguarda i risultati sul campo. Detto questo, le mosse che sono state fatte dalla Roma non sono tutte colpa della dirigenza. La cessione di Emerson Palmieri e la trattativa di Dzeko, come ho già detto, sono state forzate, però la fonte della delusione maggiore per me è stato il poco movimento per giocatori in entrata. Fosse andato via anche Edin, credo che la Roma poteva fare di più per rafforzarsi e pretendere seriamente alla vetta della classifica di Serie A. Siccome il passaggio al Chelsea non si è concretizzato, la Roma per me ha meritato un voto 5.
Perché non si è trovato un accordo tra Chelsea e AS Roma? Secondo lei quali erano le volontà del giocatore?
Io di storie da Sarajevo ne ho sentite molte. Dal fatto che è stata la Roma a non voler vendere il cartellino del giocatore fino a quando non trovasse qualcuno in entrata che potesse rimpiazzare Dzeko con qualità simile, a quello che potevano essere le pretese del giocatore: ingaggio più alto di quello che avesse a Roma, o un contratto più lungo di quello che il Chelsea era preparato ad offrire. Io di fatto so che Dzeko da Roma non se n’è voluto andare. A Roma si trova a suo agio, recentemente ha comprato casa, ha due figli nati lì ed il suo futuro, presuppongo, lo vede nella capitale. Poi la decisione della società non gli è andata giù molto bene. Non credo si credeva cedibile dopo la stagione scorsa, nella quale ha realizzato 39 gol. Da fonti vicinissime al numero 9 ho saputo che l’altezza dell’ingaggio non era minimamente il problema. Anzi. È stata la posizione del Chelsea sin dal principio di non offrire un euro in più sul salario, ed era quella la condizione per poter parlare ulteriormente col club inglese. Quello che resta è, quindi, che il giocatore, ovviamente, volesse un ingaggio più lungo, di almeno due anni e mezzo, per avere delle sicurezze, almeno nel reparto finanziario. La politica del Chelsea, però, di non offrire contratti più lunghi di un anno a giocatori over 30 ha ulteriormente frenato la trattativa. Io ho scritto più volte che il Chelsea non avrebbe voluto aspettare l’ultimo giorno di mercato, e infatti i Blues hanno preso Giroud, ceduto in prestito Batshuayi al Borussia, e l’Arsenal, proprio dal Borussia, ha preso Aubameyang. Il tutto è stato molto più complicato del semplice passaggio di Dzeko al Chelsea, e tutte le parti coinvolte nella trattativa Dzeko si devono guardare nello specchio e analizzare un po’ questa finestra invernale.
Secondo lei questa sarà l’ultima stagione di Dzeko in giallorosso?
Questo non credo dipenda solo da lui. Però questa finestra invernale ha forse un po’ peggiorato il suo rapporto con la dirigenza giallorossa. È stato ovvio negli ultimi giorni di calciomercato che Di Francesco su di lui conta eccome, il suo rapporto con i compagni e con l’allenatore non dovrebbe cambiare. Ora però Dzeko avrà un peso psicologico di giocare per una dirigenza che se ne voleva privare forzatamente. Alcune dichiarazioni di dirigenti della Roma, personalmente, non me le aspettavo io da giornalista, figuriamoci lui da tesserato del club. Detto questo, per me non significa che è l’ultima stagione a Roma per Dzeko. Se i problemi sono le finanze, la società potrebbe usare altre opzioni, però dipenderà tutto da quello che vuole la Roma. Edin ha un contratto fino al 2020 se non mi sbaglio, quindi la mossa è della Roma.
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