Radja Nainggolan, centrocampista della Roma

Radja Nainggolan ha rilasciato un’intervista al portale Dhnet.be parlando anche del suo futuro. Queste le sue dichiarazioni:

“Ho già detto che voglio restare alla Roma. Ho fatto delle promesse e le ho sempre rispettate. Adesso sta alla Roma fare lo stesso. Io sono un uomo di parola. Anche la Roma mi ha promesso qualcosa, ma sto ancora aspettando. Non è un ultimatum. A Roma sono felice”.

Sulla notizia della patente ritirata invece: “La polizia ha fatto uscire molte cose non vere che mi hanno un po’ ferito. Non ho fatto niente di sbagliato, sono abbastanza maturo da capire cosa si può fare e cosa invece non va fatto. Tutta questa storia mi fa sembrare una brutta persona, ma non sono un uomo cattivo”.

È preoccupato dalla vicenda?
“Sono questini personali. Sono un personaggio famoso, ma cerco di vivere il mio tempo libero come tutti. Sono una persona normale”.

È ancora al centro della polemica.
“È vero, sono ancora coinvolto. Ma mi è sembrato normale andare a bere una cosa con amici che non vedevo da tempo. Quella sera posso aver esagerato un po’, ma non ho fatto nulla di sbagliato”.

È stufo delle critiche?
“È necessario criticare un giocatore sul campo. Così accade in Italia, qui in Belgio invece si cerca di criticare la persona anche fuori dal campo. Io sono un calciatore professionista, ho giocato 53 partite in questa stagione e allora mi dico ‘chapeau’. Dal momento che ho giocato così tante partite vuole dire che la mia vita privata è equilibrata, no?”

Ha parlato con il ct?
“Si, ne abbiamo parlato ma sono cose che restano tra noi. Forse ho sbagliato qualcosa, ma è stato gonfiato un caso”.

Su Conte aveva detto: “Non ci ho ancora parlato. Può darsi sia ancora arrabbiato dal no della passata stagione”.
“Scherzavo. Ora penso all’Estonia, poi le vacanze”.



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