CALCIOMERCATO AS ROMA DYBALA – La Roma ha annunciato Paulo Dybala. Prima sui social, pubblicando una foto degli occhi del giocatore e una clessidra, poco dopo è stato pubblicato un altro tweet: “Il club è lieto di confermare la firma dell’attaccante di fama mondiale!”.
Questo il comunicato della Roma e le sue prime parole: “L’AS Roma è lieta di annunciare l’ingaggio di Paulo Dybala. Il 28enne argentino arriva in giallorosso dopo aver trascorso le ultime 7 stagioni alla Juventus. Il calciatore ha firmato un contratto che lo lega al Club fino al 30 giugno 2025. “I giorni che mi hanno portato a questa firma sono stati un insieme di tante emozioni: la determinazione e la rapidità con cui la Roma ha dimostrato di volermi hanno fatto la differenza”, ha dichiarato Dybala. “Arrivo in una squadra in crescita, con una società che continua a mettere basi sempre più solide per il futuro e un allenatore, José Mourinho, con cui è un privilegio poter lavorare. Da avversario ho ammirato l’atmosfera che creano i tifosi giallorossi, non vedo l’ora di poterli salutare con la maglia della Roma addosso”.
Queste le parole di Pinto: “L’adesione di Dybala al nostro progetto testimonia la credibilità del Club e la bontà del lavoro che tutti insieme stiamo portando avanti. Paulo è un calciatore di statura mondiale, ha vinto titoli e ottenuto riconoscimenti internazionali: porterà alla Roma la sua classe e sono certo che con lui saremo più forti e più competitivi”.
L’ex Juventus ha scelto il numero 21 e non il 10 che gli era stato offerta da Francesco Totti. Ha firmato un contratto che lo legherà al club fino al 2025 con opzione per un altro anno. Sabato ci sarà l’arrivo nella capitale subito dopo il match con il Nizza.
DYBALA A ROMA TV+
Le prime sensazioni?
“Sono molto contento di essere qui, molto felice di poter iniziare dopo una lunga attesa. Avevo voglia di conoscere i compagni, l’allenatore e chi lavora per la Roma. Sono contento di essere qui”.
Come hai vissuto queste ore?
“È stato tutto molto veloce, io avevo voglia di cominciare e abbiamo deciso velocemente. E poi abbiamo firmato insieme per cominciare questa avventura”.
Cosa ti ha convinto di più a dire di sì?
“Tanti aspetti, la chiamata del mister, del direttore, aver potuto parlare col presidente, sono stati i punti più importanti. Mi hanno dato certezze, il mister è stato anche chiaro con le sue idee, poi giocare per questa squadra, per cosa rappresenta nel paese e nel mondo”.
Altri che vuoi ringraziare?
“La mia famiglia e gli amici, che mi hanno spinto a venire qui. Sono molto contenti. Poi chi lavora qui e la Roma che ha fatto di tutto per portarmi qui”.
Cosa significa lavorare con Mourinho?
“Lo conosciamo tutti, quello che ha fatto e quello che farà. Le sue chiamate mi hanno emozionato, ho parlato a lungo con lui, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Ho avuto la fortuna di giocare con i più grandi della storia del calcio e ora posso dire di poter lavorare con uno dei migliori allenatori della storia del calcio”.
Gli obiettivi personali di questa stagione?
“Adesso mettermi in forma per poter essere all’altezza della squadra a livello fisico e mentale, aiutare la squadra a continuare a vincere, per la mentalità che hanno raggiunto l’anno scorso, per la mentalità del mister e per quello che ho potuto fare in passato. Avendo un Mondiale vicino, la preparazione sarà al massimo per dare il meglio per la Roma e poter arrivare nella condizione migliore a quell’appuntamento e poi a fine anno con l’obiettivo chiaro di vincere dei trofei”.
Che idea ti sei fatto della Roma?
“È molto internazionale, anche prima di venire in Italia la conoscevo, sapevo i giocatori che avevano indossato questa maglia. C’è stata una crescita, si vede da fuori che la società è seria e ora lo vedo ancora di più. Credo che il trofeo vinto l’anno scorso è stato un segnale del lavoro che stanno facendo, ci saranno altri obiettivi e speriamo di raggiungerli insieme”.
Era destino che quella tua esultanza la dovessi fare anche a Roma un giorno.
“Sono molto appassionato di questa città, da bambino guardavo tanti film sulla storia e i gladiatori, era destino che un giorno dovessi stare qui”.
Perché hai scelto il 21?
“Ho parlato col direttore, mi aveva proposto di indossare la maglia numero 10 che è molto importante qui per quello che ha fatto Totti. Io credo che quel numero e quella maglia debbano ancora essere sua per ciò che rappresenta per la città e i tifosi. Ho ringraziato molto, per portare una maglia così c’è bisogno di tanto rispetto e responsabilità. Quella è ancora la sua maglia. Un giorno magari potrò portarla, ma oggi sono contento di avere il 21 che per me è importante. Con quel numero ho cominciato a vincere e spero di poterlo fare anche qui”.
Sei pronto a conoscere la passione dei romanisti?
“Quando uno gioca all’Olimpico, per noi sudamericani, è come giocare in Argentina o in Brasile. Il tifo è più simile, in Europa è difficile trovare qualcosa così. Le sensazioni sono belle, giocare in un campo così e con la propria tifoseria sarà qualcosa di unico”.
Hai visto i festeggiamenti per la Conference?
“Ho visto delle immagini, ho avuto la possibilità di parlarne con i miei compagni, loro sono rimasti impressionati per come la gente ha festeggiato la Conference e come ha ringraziato la squadra. Questo dimostra il calore e i sentimenti della città per il calcio e per questa maglia. È importante avere i tifosi vicini nei bei momenti e anche in quelli brutti, è di molto aiuto”.
Vuoi mandare un messaggio ai tifosi della Roma?
“Voglio ringraziarli per tutti i messaggi, difficile rispondere a tutti perché sono tantissimi. Spero di vederli presto, conoscerli a Roma, sentire il loro affetto e dargli tante gioie”.
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