Zaniolo, la palla passa alla Roma: rinnovo e adeguamento per blindarlo

Nicolò Zaniolo è stato assoluto protagonista nella sfida di ieri al “Picco” contro lo Spezia. Oltre a dare maggior dinamismo all’attacco giallorosso, si è procurato un calcio di rigore che ha permesso alla Roma di ottenere 3 punti pesantissimi grazie al penalty trasformato da Tammy Abraham.

Eppure il pomeriggio non era iniziato nel migliore dei modi per l’ex Inter. Infatti Josè Mourinho l’ha fatto accomodare in panchina, creando un po’ di malumore ma anche uno stimolo in Nicolò. Poi, una volta entrato, in quella che lui considera casa sua, ha dato il meglio di sé.

Ma non sono passati inosservati i “like” su Instagram ad alcuni giocatori della Juventus prima della partita di ieri: lo hanno ricevuto Vlahovic, Bonucci e Locatelli, che sono in lotta proprio come la Roma per un posto in Champions. 

Non è un mistero che il club bianconero lo segua da tempo e che lo vorrebbe per la prossima stagione tra le proprie fila, anche se Mourinho ha assicurato qualche settimana fa che il giocatore non si muoverà da Trigoria fino alla scadenza naturale del suo contratto (2024). 

Ma ci sono diversi club, oltre alla Juventus, che possono permettersi il giocatore. Ad esempio il Milan, che non ha mai nascosto di voler in squadra un talento come Zaniolo; ma anche il Tottenham di Paratici, che nel famoso ‘pizzino’ di qualche anno fa lasciato in un ristorante, lo aveva messo nella lista dei prediletti quando ancora era direttore sportivo della Juventus. 

L’entourage del giocatore vorrebbe rinnovare al più presto il contratto a cifre, naturalmente, più alte. Il giocatore pure, anche se non piace questo immobilismo della Roma che ha rinviato la questione a fine stagione. Se Tiago Pinto non riceverà indicazioni diverse dai Friedkin, Zaniolo potrebbe prendere in considerazione di lasciare seriamente la Roma. Una cifra di 40-50 milioni farebbe vacillare il club giallorosso e un ingaggio da 5-6 milioni, Zaniolo da altre parti non faticherebbe a trovarlo. Ora la palla passa alla proprietà, che dovrà in tutti i modi (se vorrà) trattenere uno dei talenti più cristallini del calcio italiano. 

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