Federico Fazio, nuovo difensore della Roma, si presenta in conferenza stampa. Il dg Mauro Baldissoni introduce la conferenza:“Oggi presentiamo un giocatore che abbiamo preso affinché porti esperienza e qualità alla squadra”
CONFERENZA FAZIO
In pochi giorni a Trigoria hai subito giocato con la Primavera, poi gli allenamenti e il gol al debutto. Ti aspettavi questo buon impatto? Ti aspettavai questo buon feeling con Vermaelen all’esordio?
Buongiorno a tutti. I primi giorni mi sono allenato con la Primavera per manterene il ritmo partita. Al rientro della squadra ho conosciuto i miei nuovi compagni. Con il Latina ho giocato i miei primi 90′ da 3 mesi e mi sono trovato bene a livello fisico e nell’intesa con i miei compagni.
Cosa serve alla Roma per battere il Porto in una doppia gara cosi delicata?
E’ una partita molto difficile e delicata, sarà importante iniziare bene la stagione con una partita già decisiva ed essere competitivi. E’ fantastico giocare in Europa, specie in Champions League. Dobbiamo cercare di centrare questo obiettivo. Il gruppo lo sa e ne è consapevole. Sarà importante soprattutto non prendere gol.
I problemi che hai avuto nella scorsa stagione?
Solo negli ultimi 6 mesi al Tottenham non ho avuto continuità. Negli anni a Siviglia non mi sono mai sentito così bene. Mi piace lavorare duramente, dal punto di vista fisico non ho preoccupazioni.
Domanda a Baldissoni: La situazione di Paredes? Succederà ancora qualcosa di scoppiettante sul mercato?
Non saprei definire “scoppiettante”, quindi non posso rispondere. Paredes è un giocatore preso dalla Roma 2 anni e mezzo fa, le scelte fatte sono corrette. Lo abbiamo preso perché pensiamo sia un ottimo giocatore. Sono arrivati segnali di interesse, ma resta un giocatore della Roma. Il mercato è dettato dalle scelte, in ragione delle opportunità e del lavoro quotidiano si possono prendere iniziative fin quando il mercato aperto. Riguarda tutti i giocatori, non solo Paredes, che però non abbiamo intenzione di vendere. Sapete perfettamente che non è l’unico giocatore che piace a tante squadre in Europa.
Preferisci giocare in una difesa a 4 o in una a 3?
In questi primi giorni il mister ha trasmesso la sua personalità e il suo carisma ma non siamo entrati nei dettagli tattici. Non ho problemi a giocare in una difesa a 4 o a 3.
In Italia c’è l’egemonia della Juventus, credi che il gap con i bianconeri sia irrecuperabile?
La squadra deve lottare e competere su tutti i fronti. L’appuntamento della prossima settimana è la cosa che conta di più, da lì ragioneremo partita per partita. La parola d’ordine deve essere: competere, competere, competere.
Differenze nella preparazione fisica che hai trovato qui in Italia? I tuoi pregi e i tuoi difetti?
Ogni campionato ha le sue caratteristiche, il campionato italiano può adattarsi meglio alle mie caratteristiche. In merito alla domanda sulla preparazione, sono arrivato solo da pochi giorni. Il mio punto di forza? Sono uno che lotta sempre, sono competitivo e spero di poter vincere già da quest’anno.
Avresti mai immaginato di poter giocare in Serie A? Che immagine avevi prima della Roma? A che difensore ti ispiri?
Ho giocato nella Liga e in Premier League, giocare in Italia era un mio obiettivo e ho realizzato questo sogno. A mio avviso la Roma è la squadra più importante d’Italia, non vedo l’ora di giocare davanti al nostro pubblico. Uno dei giocatori che mi piaceva di più era Walter Samuel, che seguivo da tifoso del Boca e che ho seguito anche qui alla Roma. Un altro giocatore che per me è stato un riferimento è stato Gabriel Milito.
Hai avuto modo di parlare con Franco Baldini? Che ruolo ha avuto nella trattativa?
Non ho avuto modo di parlare con lui, avevo parlato con lui quando mi trasferii al Tottenham. Questa trattativa ha riguardo solo i club, nulla di più.
Hai parlato con Perotti prima del tuo trasferimento?
Diego è un caro amico, ero già venuto a trovarlo a Roma nel marzo scorso e già allora mi parlava in termini entusiastici della Roma. Poter condividere momenti di calcio con lui, avendo già condiviso 7 anni con lui, è bellissimo ed è un onore.
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