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NOTIZIE AS ROMA CONFERENZA MARCANOMonchi, direttore sportivo della Roma, ha parlato durante la conferenza stampa di presentazione di Ivan Marcano. Queste le sue dichiarazioni:

“Siamo qui per la presentazione di Ivan Marcano, che è il primo vero acquisto spagnolo che faccio dopo che sono arrivato qui come ds e quindi è anche qualcosa di speciale. E’ un giocatore che conosco bene ed ho seguito tanto in Spagna e fuori. Lui aveva possibilità di rimanere al Porto e di andare in altre squadra ma ha scelto la Roma. Speriamo possa fare un bel percorso qui”.

Cosa aggiunge Marcano al pacchetto difensivo?
“Può contare di essere stato al massimo livello di calciatore da tanti anni: maturità, qualità tecnica, uscita di palla. Tante cose che lui può dare alla squadra. Penso anche che è complementare a ciò che abbiamo già in squadra”.

Quanto è stato difficile portare a termine questa trattativa?
“Difficile non tanto perché la voglia di venire qui sua era importante. Quando abbiamo avuto il primo appuntamento tutto è stato più facile. C’era la possibilità di rimanere al Porto sempre presente, ma credo che il progetto sportivo che abbiamo messe sulla sua idea è stato importante per la scelta che ha fatto”.

Nella scorsa stagione la difesa è stato il punto di forza. Di Alisson ha detto che non sono arrivate offerte, quante possibilità ci sono che possa rimanere a Roma?
“La stessa percentuale che hanno quelli che non abbiamo nessuna offerta. So che voi non mi credete ma non è arrivata nessuna offerta. Io leggo tutte le mattine i giornali, ma fino ad oggi no. Noi stiamo pensando che Alisson recupera dallo sforzo del Mondiale e ritorni con la forza sufficiente per una stagione almeno tanto importante come l’anno scorso. Magari di più”.

Ci sono sei centrali, c’è bisogno di sfoltire? Jesus e Capradossi possono uscire?
“Sì è vero siamo tanti, ma dobbiamo iniziare a lavorare e aspettare un po’ per capire il pensiero del mister. Io ho sempre avuto la mia testa che più difensore ci sono meglio è da portiere. Una stagione lunga con tre competizioni, avere la possibilità di avere tanti difensori non è un problema. Dobbiamo aspettare un po’, capire se il mister è contento o se vuole che qualcuno esca”.

Ha acquistato 10 giocatori, ma possono essere 11 con Karsdorp. Cosa si aspetta da lui Come lo ha visto?
“Fortunatamente è tornato ad un livello fisico buonissimo con la voglia di giocare. Aspettiamo che il più presto possibile sia in campo per giocare. E’ allo stesso livello dei compagni e per noi è un acquisto importante, hai detto bene è l’undicesimo acquisto. Lo abbiamo preso l’anno scorso con tanta fiducia, convinti che fosse un giocatore forte. Purtroppo l’infortunio non lo ha lasciato giocare, ma credo che è servito anche questo perché lui ora arriva con più forza”.

Tra Ziyech e Berardi chi ha più probabilità di venire alla Roma?
“Secondo Wikipedia? (ride, ndr) Noi stiamo guardando il mercato, la Roma è una squadra grande, per me è grande sempre e devo guardare il mercato fino alla fine e ancora mancano quaranta giorni alla chiusura. Credo che dire Ziyech o Berardi il direttore sportivo è un po’ scarso. Noi stiamo cercando tante cose perché come ho detto prima, adesso pensiamo a lavorare e uno quando fa la squadra pensa che lo fa molto bene e pensa che qualcosa manca. Questo è il momento di capire se c’è qualcosa da migliorare, ma è poco rispetto ai nomi che ci sono nella mia testa”.

Manolas ha detto che per il gruppo ed i nuovi sarà importante lavorare duramente. E’ questa la strategia per contrastare squadre come la Juventus che sembrano più avanti ancora?
“Lavoro è sempre la soluzione, non credo ad altra strada per arrivare al successo. Abbiamo fatto una scelta importante e rischiosa di provare ad avere la rosa pronta prima possibile per poter lavorare forte più presto. Alla fine c’è un gap sulle squadre sopra di noi e dobbiamo cercare tutte le strade possibile per arrivare ed il lavoro mi sembra la più importante”.



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