CONFERENZA STAMPA PASTORE MONCHI – Javier Pastore, neo giocatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa insieme al direttore sportivo Monchi.
Introduce la conferenza Monchi: “Siamo qui per presentare l’ultimo acquisto, Javier Pastore. Per me è motivo di felicità essere qui con lui oggi. Dopo tanti anni come ds trovo il giocatore che ha più qualità. Per me è motivo di soddisfazione”.
CONFERENZA PASTORE
Perchè hai scelto la Roma?
E’ una grande squadra, che sta crescendo tanto. Il mio agente parlava da 2 mesi con Monchi, è stata la scelta più semplice. Una bella città con una grande squadra. Avevo voglia di tornare in Italia
Quali sono le prime sensazioni?
Sensazioni molto belle, sapevo che il tifo qua era molto caldo. Non mi aspettavo tanta gente come ieri all’aeroporto, mi fa molto piacere e mi mette voglia di fare bene, per cominciare quest’anno alla grande ed è la cosa più bella del calcio sono i tifosi, che stanno sempre dietro ai calciatori. Sono in una città dove il tifo si sente tanto.
Sei andato via molto giovane, ma a Parigi hai fatto cose buone ma non eccezionali. Un giudizio su te stesso? Sei contento della carriera che hai fatto?
Sono molto contento, sono arrivato a un Psg che non vinceva da tanto e in sette anni abbiamo vinto 19 titoli. Sono felice, la squadra è cresciuta tantissimo, con giocatori molto forti. Uno dei motivi per cui sono andato via è perché voglio nuove esperienze e tornare a sentirmi importante in una squadra.
In che ruolo ti vedi?
Lo decide l’allenatore. Spero di allenarmi bene ed essere disponibile, con lui ho parlato un paio di volte, penso voglia usarmi da ala, ma non mi ha specificato bene.
Il tuo pensiero nello scegliere la Roma?
Il mio pensiero è fare bene ed essere importante più che al PSG. Ora che sono qua punterà obiettivi belli e provare a fare quello che hanno fatto l’anno scorso, arrivando in semifinale che non è facile. Ci deve essere la voglia di rifarlo e io quella voglio ce l’ho.
Con Di Francesco hai parlato del ruolo? Dove ti senti più a tuo agio?
Dipende dalla squadra e dal modo di giocare della squadra. A Parigi ho fatto tanti ruoli, ha sempre deciso l’allenatore. Ho fatto il primo anno il trequartista e poi sempre la mezzala nel centrocampo a 3. Questo ultimo anno ho fatto l’attaccante, per me non è un problema, proverò sempre ad adeguarmi per aiutare la squadra a fare meglio.
Sabatini dice che tu hai faticato con la concorrenza dei campioni.
Lui mi conosce bene, ogni volta che ha parlato di me ha detto cose giuste. Mi ha portato lui in Europa. Non soffro la concorrenza, ti fa migliorare. Al PSG ci sono tanti giocatori, ma giocano quelli che devono giocare, cioè gli ultimi che arrivano. I primi 4 anni le ho giocate tutte, poi quando si comprano tanti giocatori è più difficile avere un posto fisso. Lo stesso vale per gli allenatori, ognuno ha i suoi gusti. Io non potevo competere con Neymar, l’allenatore mi vedeva lì e io non posso competere con Neymar. Sono a Roma per sentirmi importante.
Che ne pensi del campionato? Potete competere con la Juventus?
L’ho seguita sempre la Serie A. La Juventus è molto forte, ma negli ultimi due anni ha fatto più fatica perché ci sono squadre come Roma e Napoli che si sono rinforzate. Normale che uno quando gioca vuole vincere, ce la giocheremo per fare bene sperando di arrivare alle ultime giornate con la possibilità di vincere il campionato. Ora penso all’ambientamento, poi si vedrà come andrà la stagione.
Su Monchi.
Tutti me ne hanno parlato bene, parliamo la stessa lingua ed è stato facile. E’ una persona giusta, in Spagna è rispettato e tanti amici che giocano li mi hanno detto di venire qua per Monchi. Abbiamo un bel rapporto e sicuramente continuerà così, speriamo di fare cose importanti insieme.
Qualche giocatore della rosa della Roma ti ha colpito particolarmente?
Ci sono grandi giocatori qui, la Roma l’anno scorso ha lavorato bene da squadra. Avere un attaccante come Dzeko è importante, è uno che segna sempre. C’è Perotti, El Shaarawy, tutta gente che gioca bene e capisce il calci. Quando inizieremo ad allenarci guarderò più da vicino le qualità di ogni compagno per sfruttarle al massimo. Mi piace capire come gioca ognuno, capire le loro forze per metterli al massimo.
Ha influito la tua famiglia sul ritorno in Italia? Ai romanisti piacciono i giocatori che lottano in campo…
La famiglia mi ha aiutato, mia moglie è di Palermo ed è molto felice quando è uscita la possibilità di tornare in Italia. Sono pronto e ho voglia di fare bene, sono un paio d’anni che non mi vedete al top. per me è una rivincita venire qua e far vedere a tutti il Flaco che avete conosciuto quando ero a Palermo.
CONFERENZA MONCHI
Perché Pastore?
Ha dimostrato di avere grande qualità. Vogliamo alzare il livello della squadra e lo faremo di sicuro con lui.
Difficoltà della trattativa?
Quando si ha la volontà del giocatore è tutto più facile. Lui aveva un alto valore nel mercato e c’erano altre squadre su di lui. La prima volta che abbiamo parlato lui era già convinto di venire.
Sintonia tra il club e la direzione sportiva sul mercato. Il futuro di Florenzi?
E’ normale che il lavoro del ds sia vicino all’allenatore. Abbiamo un rapporto bellissimo io e Di Francesco, sul mercato siamo la stessa persona. Il rinnovo di Florenzi non è facile, è un giocatore forte e non abbiamo ancora un accordo ma vogliamo che rimanga.
Nainggolan cessione tecnica o comportamentale?
Abbiamo fatto una scelta, so che qualcuno capisce e altri no. E’ arrivata un’offerta che abbiamo negoziato e abbiamo trovato un accordo. Il mio mestiere è fare delle scelte e le faccio a testa alta.
Su Alisson.
Prima gli faccio un in bocca al lupo per domani. Fino ad oggi per Alisson non ci sono offerte. Aspettiamo che finisce il Mondiale, speriamo più tardi possibile, e lo aspettiamo qua. Fino ad oggi non sono arrivate offerte, il mio pensiero è che continui qua. Se mi chiedete di Schick vi dico lo stesso. Penso ad oggi, non sono arrivate offerte e questa è la realtà.
Deluso da Nainggolan? A che punto è il mercato?
Di Radja voglio solo pensare al bello passato insieme, gli do un in bocca al lupo di cuore. Abbiamo preso 8 giocatori e siamo vicini a Bianda. Penso che nessuna squadra in Europa ha preso così tanti giocatori e dobbiamo dare valore a questo. Si parla sempre di vendite, ma abbiamo venduto solo Nainggolan, Skorupski e Tumminello. Ho sempre fatto così in carriera, provando ad avere la squadra pronta il prima possibile e lo abbiamo fatto. Ancora non è chiuso il mercato ma una parte importante del lavoro è stato fatto e questo è motivo di orgoglio. Ho lavorato con fiducia della proprietà. Siamo tranquilli senza pensare al Fair Play Finanziario e questo è importante, non tutti possono dire questo. Ci sono regole sportive ma anche economiche. La Roma in questo momento l’anno scorso era in difficoltà, oggi siamo tranquilli, abbiamo qui Pastore. Sono momenti di cui dobbiamo godere.
Manolas e Pellegrini hanno la clausola. Lei è fiducioso di poterli tenere?
Ho sentito recentemente Kostas, a lui piace molto il mio mestiere e può farlo in futuro. E’ contento e vuole rimanere qui. Rispondo lo stesso di Alisson. Il Chelsea può pagare? Ora non hanno neanche l’allenatore. Su Pellegrini, una settimana fa ho visto Pocetta e siamo tranquilli. Sono giocatori della Roma e sono importanti per il futuro.
Che risponde a chi le dice che rivoluzionare ogni anno non porta trofei?
Con la mia storia. Ho fatto sempre questo tipo di lavoro, se guarda il mio percorso sono sempre entrati e usciti tanti giocatori e qualcosa ho vinto. Io faccio ciò che penso sia meglio per la Roma, per i calciatori e per l’allenatore. E’ questo il mio lavoro. L’anno scorso abbiamo fatto una bella stagione ma non mi voglio fermare la. Sono ambizioso, per questo prendo decisioni per fare la squadra più forte possibile, poi parlerà il campionato. Cò che ho fatto è ciò che penso sia meglio.
Su Bianda.
Siamo vicini, anche se non è ancora chiusa. E’ un ragazzo di prospettiva, ha fatto solo 5 partite con il Lens. E’ il profilo che mi piace prendere, è un frutto della direzione sportiva. Si allenerà con la prima squadra e penso che con il nostro staff e i nostri calciatori crescerà. Speriamo di chiudere più velocemente possibile.
Alisson è incedibile? Quanto conta la volontà del calciatore in caso di trattative?
Non esiste al mondo un giocatore incedibile. La risposta perfetta sarebbe dire che è incedibile, ma non posso dirlo perché non esiste. Se arrivano 500 milioni per Pastore, forse va via. Non c’è squadra al mondo che può parlare di giocatori incedibili.
L’esterno destro sarà un’operazione da fare o si adatteranno Perotti o El Shaarawy?
Abbiamo tanti giocatori che possono farlo. Credo che una volta che siamo capaci di chiudere Bianda, dobbiamo fermarci un po’, allenarci e capire se manca qualcosa. Restano tanti giorni per andare negli USA e cominciare il campionato, dobbiamo lasciare tranquillità per capire dove possiamo rinforzarci. A volte fai una pianificazione e le cose cambiano, noi siamo pronti così ma non abbiamo chiuso.
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