Luciano Spalletti, allenatore della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo. Queste le sue dichiarazioni:
Bollettino medico: Niente di nuovo, tutti a disposizione. Facciamo gli auguri a Flo, l’aspettiamo e gli vogliamo bene.
Partita meno complicata sulla carta. Il Palermo ha cambiato dirigenza e allenatore, fattore che complica la partita?
Sicuramente sì, sono energie e stimoli nuovi. Noi sappiamo quello che dobbiamo fare, poi dipende se ci riusciamo ma la forza che abbiamo ci permette di andare a vincere.
Come si esce dalla crisi?
Vincendo. Bisogna rimettere la tranquillità nella testa dei giocatori. Siamo finiti con una ruota nel fango e io sono l’unico responsabile perché ho il volante della macchina in mano. Diventa fondamentale avere sotto il cofano i cavalli giusti per uscire, ora siamo un po’ impantanati. Noi abbiamo la forza adatta per rimettere la macchina in carreggiata e riprendere il percorso iniziato. Sono loro che possono determinarlo, le forze che hai nella squadra. Ho una rosa forte, un parco giocatori che mi permettere di superare momenti difficili.
Le parole del presidente?
D’Ubaldo domani scrive che vedi ombre dappertutto. Mi sembra che siete in diversi a vederle. La lettura è una sola, voleva motivare e difendere i giocatori. Ha a cuore i calciatori e voleva difenderli magari mettendo in discussione l’operato dell’allenatore. Se continueremo a perdere… io ho fiducia della reazione. A volte nello spogliatoio proviamo a dirci delle verità ma la cosa importante è come ti guardano e loro mi guardano nel modo giusto. Oggi di carne al fuoco ce n’è già abbastanza. Da un punto di vista mio, voleva difendere i calciatori. Su quello che dice di me non ci sono problemi. Non facciamo discorsi mediocri altrimenti lasciamo stare.
Mercato? Che ne pensa sul suo discorso sui giovani?
Se si vuole percorre quella strada bisogna smettere di pensare alla vittoria. O si fa un discorso diverso rendendo partecipi i tifosi oppure si crea confusione. Noi vogliamo vincere e sono fiducioso nei calciatori. Non cambio idea su ciò che ho detto a dicembre su di loro. Continuo a pensarla così.
Come la possono prendere quelli che giocano poco se il presidente dice che i giovani dovrebbero giocare? Fazio e Strootman riposano domani?
Io dico che non sono stanchi e voi dite il contrario. Ho dei collaboratori molto bravi che mi danno le statistiche e dicono che in Europa se giochi ogni due giorni le vittorie calano del 40%. Io mi ero fatto forte perché abbiamo vinto il 70% delle partite. Ne abbiamo perse 4 ma due fanno parte di questo periodo. Mi avevano abituato bene nelle altre partite i giocatori, ero fiducioso. Siamo nella normalità in ciò che ci è successo. Nelle statistiche si guarda anche a noi. Tutte queste partite ravvicinate le ha avute solo la Roma. Ho chiesto a Baldissoni di chiedere se si potesse giocare lunedì. Il Lione per giocare il giovedì dopo con noi, ha anticipato al venerdì. Non so se lo sapete. Se siamo stanchi dobbiamo stare a casa. Florenzi si è rifatto male, che faccio? Sto sempre a dire che si è fatto male? Per me lui era vitale. Devo stare sempre a dirgli “poverini, state a casa che siete stanchi”? I giovani? E’ lo stesso discorso di prima, io devo vincere, punto. Il nostro interesse è fare un buon allenamento oggi. La stanchezza si vince con la responsabilità e con la fermezza delle idee. Non metto in discussione chi sono e come sono arrivato qui. Voi dite ciò che vi pare, io sono con la mia squadra e sono convinto che loro reagiranno.
Pallotta l’ha chiamata per chiarire la sua situazione sul contratto?
Il presidente ha parlato con Baldissoni ma non è importante. Non ho ombre, o perlomeno ce l’ho lunghissima. Io se vinco rimango, se non vinco non rimango. Me lo puoi chiedere quanto ti pare ma io resto coerente con quello che dico. I miei calciatori li ho desiderati, resto con loro. Ora contano i risultati, nessuno parli di contratti. Chi vuole bene alla Roma non pensa al contratto, pensa al risultato di domani che da sbocco alle tue proiezioni e ai tuoi obiettivi. Se non li fai sarai sempre limitato. Ora serve attenzione per il risultato di domani, conta quello e basta. Quello di giovedì arriva dopo. Mi aspetto una risposta importante dei giocatori che hanno giocato poco. Qualcuno sta seduto e se ci si lamenta non si vuole bene alla Roma.
Che ne pensa dell’episodio di ieri a Torino?
Non ho le capacità per dare opinioni, i nostri arbitri sono i migliori al mondo e bisogna fargli fare il proprio lavoro.
Avevi bisogno di qualcosa in più a gennaio?
Andare indietro è tempo perso che si toglie alla partita di domani. Quella è una cosa che è avvenuta che appartiene al discorso della società, io penso ai miei, cioè vincere domani. Dobbiamo ripartire, non facciamo altra confusione. Se pensiamo a ciò che è stato è fiato buttato via. Dobbiamo fare i risultati più velocemente possibile, basta discorsi a bischero anche negli spogliatoi. Il primo che li fa vola fuori. Voglio vincere come prima di questo periodo che mi ha messo in difficoltà, ma so con chi ho a che fare e so la possibilità della mia squadra e si punta a quello. Vogliamo andare avanti.
Dzeko può riposare? Totti può giocare?
Sì può riposare ma Totti domani inizia dalla panchina.
Cosa è cambiato e come lo sta vivendo il suo momento?
La squadra ha trovato un equilibrio quando non l’ho fatto giocare ma questo discorso può valere anche per altri. La squadra in quel momento ha fatto risultati. Ora è indispensabile Salah ma quando non c’era abbiamo vinto tutte le partite. Ci sono momenti in cui devo scegliere e se sterzo male la ruota finisce nella buca e ora siamo lì.
Ha un pre-accordo con la Juventus? Resta se vince, ma che cosa?
Non ho firmato con nessuno.
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