Il tecnico Luciano Spalletti, accompagnato per l’occasione da Kevin Strootman, incontra i giornalisti nella consueta conferenza stampa alla vigilia del ritorno del playoff di Champions League contro il Porto.
Questa la conferenza di Spalletti:
La Roma ha dato subito un messaggio chiaro al campionato. Qual è il significato di questa partita?
Parlare di questa partita credo sia facile. Non è la partita di domani che aspetta noi, siamo noi che andiamo a incontrare lei. E’ quello che volevamo per 8 mesi. E’ quella che ci può dare le chiavi per salire sul palcoscenico prestigioso. Siamo pronti, è da 8 mesi che vogliamo essere lì.
Il risultato dell’andata deve essere spazzato via dalla squadra?
Assolutamente sì, chiaro che poi i giocatori dovranno essere esperti per fare considerazioni. Facendo troppi calcoli si rischia di abbassare il livello della nostra forza e qualità. Noi dobbiamo entrare dentro e fare la nostra parte.
Terza gara in pochi giorni.
Domani devo far giocare la migliore formazione e cercherò di scegliere quelli che hanno più qualità. Sarò influenzato solo da quelli che non ho a disposizione.
Cosa è accaduto nella gara di andata che non vuole accada in quella di ritorno?
La gestione della gara, l’abbiamo già detto. Mi aspetto che le cose si possano fare anche quando si è in difficoltà.
Domani serviranno due esterni di spinta o ne preferisce uno più bloccato?
Ho soltanto una scelta da fare e probabilmente se non la uso subito dovrò usarla in partita. Scelgo la squadra, la mentalità di squadra, il fare le cose. Noi vogliamo determinare, non ci affideremo al destino, siamo noi che determineremo il destino domani. Si va a testa alta a tentare di vincere la partita.
La squadra ha consapevolezza delle qualità che ha?
Per quello che abbiamo fatto vedere possiamo fare di più. Dobbiamo trovare un equilibrio verso l’alto. Dobbiamo fare meglio sotto l’aspetto della gestione della palla, della qualità e della velocità.
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Al momento delle scelte conterà l’esperienza?
Io devo essere tranquillo che i calciatori siano altrettanto tranquilli. Noi stanotte dormiremo, sono 8 mesi che ci prepariamo a questa partita. Domani sera siamo a casa nostra e dobbiamo fare quelli che fanno i padroni. Tutti quelli che entrano devo adattarsi a questo modo di pensare e me lo devono far vedere. Emerson secondo me con l’Udinese è entrato un po’ teso, nel secondo tempo ha fatto quello che doveva fare. L’ho tolto solo per alzare la squadra. Vanno bene tutte le scelte. Non dico chi gioca in porta o a sinistra.
C’è il rischio di partire contratti domani? Ha visto la squadra nervosa? Strootman potrà fare la terza partita consecutiva?
Se uno fa confusione nel gestire il timore, il rischio e il pericolo poi ha paura anche a gestire il successo. Se uno è fatto in quella maniera lì non può stare nella Roma. C’è lo stress nella ricerca del risultato e nella gestione del risultato, quindi non farebbe per noi. Strootman? Io avevo intenzione di fargliene giocare 30 di fila, ne mancano 27…
Questa è forse la partita più importante della stagione. Ha sentito Pallotta?
Sì sì, è attivo con il telefono! Manda messaggi a me e a voi. L’ho sentito, è il nostro presidente e ci parlo. Lui è felice di questa situazione qui e non vede l’ora di andarsela a giocare. Dobbiamo portare più persone possibili allo stadio, ringrazieremo sempre chi paga il biglietto per vederci. Dobbiamo far sì che ci sia sempre qualcuno in più. Cercheremo di fare così tutte le volte.
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