Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter. Queste le sue dichiarazioni:
Ha detto spesso di preparare la partita senza calcoli. Ora periodo di fuoco, cambia qualcosa?
Come si deve fare, aiutaci. Se le ammucchia tutte così diventa difficile, è un fardello importante. Si smucchiano e se ne gioca una per volta, non c’è altra soluzione. Acceleratore a tavoletta su una partita per volta. Sono tante partite e tutte importanti. Non si cadrà nel tranello che una più facile perlomeno. Non si potranno interpretare male.
Pioli?
E’ uno molto bravo, lo sanno tutti nel mondo del calcio. Ha trovato equilibri importanti, ora gioca con la prima punta e i 3 centrali anche se ora mancherà Miranda, ma ha soluzioni, fantasia e qualità. Siamo pronti ad affrontare una squadra vincente.
Gli intoccabili saranno sempre in campo durante il tour de force?
Non credo. C’è da ribadire che non ho messo alcuni calciatori nel modo migliore di esprimersi con il Villarreal ma quando ne avremo bisogno li troveremo pronti.
Manolas?
Disponoibile, gioca.
L’accordo per lo stadio può cambiare le sue prospettive sul rinnovo?
Io già ve l’ho fatte capire le mie prospettive e la gente l’ha capito. Bisogna fare i risultati, contano i giocatori e vanno tenuti, soprattutto quelli che giocano bene al calcio perché sono loro che si confrontano con le squadre forti. La gente ha capito bene, ne parlerò con la società. Lo stadio è importante, il risultato è fondamentale per la città. Quando una personalità come quella del sindaco Raggi viene posta in un dialogo del genere e fa tutti contenti ha fatto il massimo con competenza del suo lavoro. E’ una questione di crescita della città, soluzione corretta. Sapevo che era in buone mani la questione, Baldissoni lo conosco bene. Bravi a tutti. E’ un traguardo importante per lo società, a cui ambiscono tutte le società. Sono gli stadi che danno sbocchi sugli interessi e sulla passione della gente. Ci ruotano troppe cose intorno e noi abbiamo sempre più responsabilità. La Roma sarà più ambita in futuro che ora.
Domani chiederà agli esterni di attaccare o teme Candreva e Perisic?
Sono forti ma secondo me sarà più D’ambrosio a incontrare Peres. Le squadre sono quasi a specchio. Ci sono molti duelli fondamentali e loro come noi hanno una grande squadra. Bisogna vedere chi saprà scegliere la giocata, verrà fuori una partita aggressiva.
Conosce il dato sui rigori?
Non so chi ha avuto più rigori. So però che l’anno scorso abbiamo avuto un rigore e nessuno ha chiesto nulla. Ci fu dato un rigore al terzo episodio su 19 partite. Se loro vogliono usare noi per chiedere qualcosa non lo so.
Cosa si aspetta affinché la Roma possa raggiungere la stabilità europea? Dzeko-Icardi come scambio lo farebbe?
Sorvolo su questo, ci sono dei professionisti che fanno bene il loro lavoro nella nostra società. Siamo dentro all’Europa e alle competizioni italiane, abbiamo una rosa forte, piena di professionisti che conoscono le loro responsabilità. Se ci fosse una partenza mi aspetto che venga sostituito perché ci vogliono giocatori forti come già li abbiamo. Siamo già pronti per il futuro, i tifosi possono stare tranquilli. L’attenzione alla continuità la dimostrano anche lo stadio, il rinnovamento di Trigoria, il Tre Fontane. Il modo di lavorare è corretto, c’è competenza e passione. Per chi fai il tifo, Roma? Brava. Tutti fanno il tifo. Dzeko? E’ fondamentale per noi, lo tengo stretto. tengo Dzeko.
Il campionato italiano è il più difficile per emergere? Dzeko e Palmieri sono le sue più grandi soddisfazioni?
Dipende sempre dallo spessore del calciatore. Quando sono giovani non tutti riescono a percepire alcune cose. Nel caso di Gerson, ha davanti Nainggolan, Salah, El Shaarawy. Bisogna dargli il tempo piano piano di dimostrare il valore. Dzeko e Palmieri? Per me le soddisfazioni sono se la Roma fa punti e basta. Faccio tutto in funzione di questo, solo per dare forza ai risultati della Roma, mi interessano quelli. Anche più di voi.
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