Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Sampdoria.
Cosa teme di più della Samp?
La loro capacità di verticalizzare, il 4-3-1-2 ti fa attaccare velocemente la porta più centralmente che esternamente, ti dà meno ampiezza ma più pericolosità sulle prime palle, specialmente sulle transizioni per loro positive e per noi negative. Hanno vinto due partite anche soffrendo, sia col Benevento che con la Fiorentina sono stati bravi a reggere. Hanno un allenatore molto bravo e sono organizzati.
Somiglianze con Giampaolo?
Siamo abruzzesi (ride, ndr). L’idea di rimanere sempre con la squadra corta anche con la palla, ci sono tante cose. Quando ho cominciato ad allenatore ho rubato qualcosa a tutti, anche a lui. Lui è stato in auge, poi si è messo in discussione ed è tornato nella categoria che gli compete. Gli faccio i complimenti, siamo amici ed è un bravo allenatore.
Su Florenzi, pronto per fare il titolare?
Potrebbe essere in campo dall’inizio, come Peres che ha recuperato. Ho questo dubbio per domani. Ale mi ha dato sensazioni, sia con la Chape che in allenamento, nettamente positive nella crescita della condizione.
De Rossi il più stanco? Può giocare Gonalons?
Non è più un ragazzino Daniele e i tempi di recupero si allungano, è fisiologico. Potrebbe anche essere che giocherà Gonalons, lo ritengo un titolare, forte, e sta assimilando il mio calcio e quello italiano. La sua difficoltà maggiore è stata la lingua nel comunicare con i compagni, ora è cresciuto tantissimo. Poi il campo darà le risposte, però potrebbe essere uno di quelli che giocherà dall’inizio. Oggi vi sto aiutando eh.
Questo mercato ha rispecchiato le sue idee tattiche? Soddisfatto al 100% del lavoro di Monchi?
Abbiamo cercato fortemente Mahrez come sapete, la società ha offerto più di quanto abbiamo offerto per Schick ma il Leicester non lo ha voluto vendere e si è visto anche da quelli che sono stati gli sviluppi successivi. Abbiamo virato su Schick, un giocatore con caratteristiche diverse ma di alta qualità. Noi volevamo un profilo forte, un top player con alta qualità. Non uno tanto per prendere. Abbiamo scelto Schick sapendo che Defrel può fare l’esterno, anche se è stato detto qualcosa di diverso, perché lui nasce come esterno e io l’ho fatto diventare un centravanti e ha grande abnegazione. Defrel mi ha dato risposte positive in quel ruolo lì e abbiamo scelto un giocatore che può fare sia la punta che l’esterno. Con lui attuerò modifiche a livello tecnico-tattico, non cambierà molto il sistema ma magari l’interpretazione potrà essere diversa. Del mercato sono soddisfatto, in base alle necessità e le possibilità che la società aveva.
Su Orsato (responsabile Var in Roma-Inter, ndr) tanti tifosi si sono lamentati.
Non mi piace parlarne, spesso non so neanche chi arbitrerà la partita. Magari è un difetto, ma preferisco preparare la mia squadra senza lamentarmi per questo. Var? Accetto tutte le innovazioni, non sono contentissimo in generale, ma non solo per l’episodio con l’Inter perché sono sicuro che ci saranno errori sempre dietro l’angolo ed è accaduto in tante partite. Non mi piacciono tutte queste sospensioni, è come vedere la partita alla tv come un thriller, da un momento all’altro può succedere qualcosa. Non mi piace tanto, ma è giusto però accettarla e andare avanti, chi sarà l’arbitro non mi interessa.
Se lei avesse un amico di quasi 41 anni che vuole cominciare ad allenare, cosa le direbbe?
Diciamo che questo amico di 41 anni è già entrato nello spogliatoio con la lavagna muovendo le pedine e gli ho detto ‘ma cosa vuoi fare, l’allenatore al posto mio?’. Con Francesco ci confrontiamo spesso, anche lui vuole giocare 4-3-3 e per questo continuo con questo modulo, me l’ha detto anche Francesco (ride, ndr). E’ giusto che lui faccia questo percorso, perché gli farà capire cosa vuol fare da grande. Ve lo dice uno che è passato dal ruolo di dirigente fino a scegliere di fare l’allenatore. Deve avere la voglia di migliorare ogni giorno senza sentirsi arrivato. E’ un ragazzo molto intelligente, gli ho detto ‘muovi meno pedine perché il calcio è dinamico, non statico, e in campo si vede realmente come funzionano le cose’.
Giampaolo ha detto che avrebbe consigliato a Schick un’altra squadra perché non è un’ala. Le dà fastidio chi si intromette commentando cose di Roma?
Effettivamente sì perché io alleno la Roma e io decido il gioco e il mercato. Chi verrà dopo di me deciderà cosa fare. Al di là di quello che ha detto Ventura che potrà essere una battuta, può essere interpretata ma non ho avuto neanche modo di parlare con Giampiero. Ad ogni modo io sono l’allenatore della Roma e decido io. Mi infastidisce ma io guardo a casa mia per fare il meglio con quello che ho. Schick ha avuto un piccolo problemino durante l’allenamento, è uscito anzitempo e molto difficilmente sarà disponibile per domani, poi si valuterà oggi con la risonanza un suo utilizzo per la prossima partita. Lui però è uno di quelli che ha fatto le cose migliori partendo sempre dal centro-destra e non centralmente, è un indizio importante. Ha un’ottima velocità di base e grande tecnica nonostante il fisico. Anche di Defrel mi dicevano che non potesse fare l’attaccante e in due anni ha fatto 25 gol. Il lavoro paga e pagherà anche con Schick al di là del ruolo, noi parliamo di filosofia e nella mia lui può fare veramente bene.
Kolarov centrale?
So che ci ha giocato ma non è il suo ruolo naturale, ha un ottimo calcio e spinta ma ora ci serve a sinistra poi in emergenza si può valutare. Se lo faccio giocare al centro a sinistra però chi ci metto? Dovrei metterci un destro o un altro centrale meno predisposto per fare il terzino di spinta che voglio io. Attualmente lo considero solo un terzino sinistro.
Mercato e panoramica della Serie A. A cosa punta la Roma?
Il Milan si è mosso tanto e bene, si è rinforzato veramente, la Juve aveva una base e si è mossa bene spendendo anche. L’Inter la vedo come la Roma per situazione di mercato, il Napoli ha mantenuto la base forte ed è partita bene in campionato. Noi dobbiamo crescere, ma prendo spunto da Roma-Inter e ho visto grande crescita. Stanno assimilando i miei concetti anche dal punto di vista fisico, stiamo crescendo anche per convinzione. Ad ora non so per cosa competeremo, ma io voglio essere competitivo in tutti i tornei. Sento dire che se non va bene una partita siamo fuori da tutto, non è così. Nel calcio mai dire mai, saremo sempre competitivi e questa squadra può solo crescere.
Dopo due mesi si aspettava di più dalla sua squadra nell’identità o sta andando come previsto?
E’ difficile giudicare. Ci sono due strade, una è quella di Bergamo in cui la squadra ha affrontato una squadra aggressiva e forte su un campo in cui non so quanti faranno bene, dove non abbiamo espresso un buon calcio ma abbiamo vinto. Con l’Inter abbiamo entusiasmato a tratti e se non siete d’accordo ci rivediamo la partita insieme, ma abbiamo portato a casa zero punti. Il bicchiere ad ora è mezzo vuoto, ma la squadra è in crescita, due mesi sono pochi, tanti giocatori sono arrivati anche dopo. Sono ottimista e credo che questi ragazzi possano solo crescere.
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