Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan. Queste le sue dichiarazioni:
Domani si chiude un mini ciclo, come ha visto la Roma in queste settimane?
Sono migliorate tante cose e sono arrivati risultati importanti. Sono felice della crescita della squadra, ma è da migliorare la continuità durante la gara
Montella?
E’ un fratello. Il mio rapporto con lui parte da lontano, da Empoli, da quando eravamo ragazzini. Si dice che nel calcio non ci sono amici, io ho la fortuna di averne molti e Vincenzo è uno di questi. Gli faccio gli stessi auguri
Cosa ricorda di lui?
Lo contraddistingue la capacità di essere ‘scugnizzo’ e ironico
La qualità che colpisce come allenatore?
La grande capacità di comunicazione e allo stesso tempo è bravo a sfruttare al meglio le qualità dei suoi giocatori, mantenendo sempre la filosofia di fondo di far male agli avversari.
L’importanza della gara? I tanti cambi nelle due squadre?
La gara è importante per rimanere agganciati ai primi posti, però il fatto che sia cambiato tanto nella Roma è relativo, vedo una squadra in grande crescita e c’è convinzione nei nostri mezzi. Anche il Milan ha cambiato molto.
Under è un po’ sparito dai radar dopo Benevento, a che è il suo processo di crescita? Sarebbe pronto per un match cosi importante?
Si, sarebbe pronto, inizia anche a parlare italiano. Ha avuto difficoltà a Benevento, è giusto che con i giovani lavori in un certo modo, caricandoli relativamente di responsabilità. Deciderò stasera se giocherà o no, in ogni caso avrò un’arma importante.
I tanti infortuni, lei trova una motivazione?
Ci sono stati pochi a livello muscolare, per i crociati è legato credo al numero delle partite. Non possiamo parlare di campi pesanti, ma sono cambiati i ritmi di allenamenti e partite. Ci sono tanti aspetti da valutare, è prematuro puntare il dito su qualcosa o qualcuno. Chi vive all’interno ne sa di più, piccoli infortuni possono capitare quando si alzano i ritmi. Per competere ad alti livelli bisogna allenarsi duramente e bisogna essere bravi a portare una grande cultura del lavoro.
La Roma continua ad essere snobbata nella valutazioni lotta scudetto, a differenza del Milan.
E’ indifferente, contano i risultati, il campo e l’atteggiamento. Ben venga non partire favoriti ma non è un alibi, è una responsabilità che mi piace e passa per una partita fondamentale come quella di domani, un crocevia fondamentale.
Ritiene che una vittoria a Milano sia un segnale?
Significa che il titolo che sarà sui giornali dopo una nostra vittoria sarà ‘La Roma c’è”. Lavoriamo per restare attaccati a quel carro
La mancata convocazione in nazionale di Nainggolan, come giustifica una decisione che sembra assurda?
Nainggolan è uno dei top player europei, poi ogni allenatore fa le sue valutazioni. Mi dispiace per il ragazzo, mi auguro così che possa dare qualcosa di più nella Roma. Io invece me lo tengo molto stretto.
L’esonero di Ancelotti, c’è davvero così poca pazienza nel mondo del calcio? Ha visto il gol di Totti nell’amichevole di Tbilisi?
Non l’ho visto, andava sicuramente a due all’ora (ride, ndr) ma la classe non muore mai. Francesco è un numero uno in ogni sport, anche a carte. La pazienza nel calcio? 90’ nel calcio fanno e disfano, ma è una domanda da girare anche a voi. Ancelotti è stato esonerato ma è già stato accostato a 4-5 panchine. Giusto dare delle notizie, ma a volte si esaspera tutto. Gli auguro di poter rientrare.
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