Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Chievo.

“Volevo tornare sugli episodi di Liverpool, personalmente condanno ogni forma di violenza. Io e il mio staff siamo molto vicini a Sean e alla sua famiglia. Mi auguro che il ritorno, che deve essere un orgoglio, sia una vera festa di sport. E’ l’appello che faccio alla tifoseria”.

Le condizioni mentali della squadra.
Eravamo dispiaciuti, speravamo di poter rimanere più in partita, perdendo meno duelli. Non è andata così, ma abbiamo una partita importante come quella col Chievo. Mi aspetto che i ragazzi abbiano il desiderio di rifarsi della partita persa domani in campionato, dove abbiamo 4 partite fondamentali.

Il Chievo ha quasi fermato le grandi.
E’ un avversario abituato a lottare per la salvezza, sono esperti. Noi però dobbiamo vincere, sapendo di aver sofferto anche in passato con squadre che si chiudono a Roma. Dobbiamo cercare di segnare il prima possibile, essendo più incisivi sotto porta.

La partita di Anfield: avete dato tutto contro il Barcellona?
Abbiamo fatto molto bene i primi 25 minuti, ma al primo contropiede preso da Mané ci siamo abbassati andando in difficoltà. Siamo stati poco determinati in alcuni momenti. Il Liverpool ci è stato superiore fisicamente. Per competere a certi livelli dobbiamo riportare i nostri livelli di corsa e cattiveria agonistica alla gara col Barcellona. Siamo un po’ smarriti e un po’ impauriti, cosa che non deve accadere perché siamo in una semifinale di Champions League e dobbiamo essere più spigliati e coraggiosi, anche nel fare determinati duelli.

A Ferrara qualcuno ha fatto un salto di qualità. Domani turnover di quel tipo?
Saranno fuori Strootman e Perotti. Diego probabilmente out per un paio di settimane. Kevin ha preso un colpo al costato, domani non ci sarà, non si allena ora con la squadra e spero di averlo mercoledì. Sul turnover vedrò oggi in base alle condizioni generali, ma sicuramente dei cambi ci saranno col Chievo.

All’andata esordì Schick da titolare: ora è pronto per giocare con Dzeko nel 4-3-3?
Sì è pronto per giocare nel 4-3-3, poi valuterò se giocherà. E’ diverso dalla classica ala, un po’ come a Ferrara con Pellegrini e Nainggolan che si sono alternati. Ci vuole più sacrificio da parte sua in fase difensiva, ora però ha condizione sia fisica che mentale ottimale e potrebbe essere della partita.

Rifarebbe tutte le scelte? Domani la giornata chiave per le scelte?
Chi non ci crede può stare a casa. E’ assurdo pensare di non giocarsela. Meglio non parlarne, altrimenti mi incazzo… Non so se ho fatto scelte giuste, ma bisogna portare avanti con dignità il lavoro fatto. Io ci credo, voglio che la squadra sia accompagnata da tutto l’ambiente. Prima il Chievo, poi il Liverpool. Per qualsiasi cosa però prendetevela con me, in tutto, anche per la semifinale di Champions, ma lasciamo lavorare la squadra, lasciamo che la squadra pensi di poter fare qualcosa di importante.

Rischi di sottovalutare il Chievo?
Nella crescita di questa squadra è fondamentale trattare ogni partita allo stesso modo. Dobbiamo trattare la partita con il Chievo come fosse una semifinale, non possiamo sbagliare e rimediare agli errori è sempre più difficile.

Parlando di cattiveria agonistica, come si fa a motivare una squadra a ripetere un’impresa?
Parliamo tanto del Liverpool ed è inevitabile, poi chissà che mi chiederete martedì… Parlo di determinazione nei duelli individuali, loro sono stati più bravi ma doveva scattare un aspetto mentale che abbiamo dimostrato di avere. Dobbiamo ritrovarlo perchè non abbiamo tempo. Pensiamo a vincere con il Chievo, poi penseremo al Liverpool, preparando la partita con grande cattiveria agonistica.

Possono giocare ancora Jonathan Silva e Peres?
Possono giocare tutti e due, hanno dimostrato di essere in crescita. Bruno lo è, Silva ha fatto una partita intelligente e non è poco, è sinonimo di un giocatore affidabile.

Una risposta a Ferdinand e Keane? Le loro parole sono uno stimolo.
Non so che lavoro faccia Roy Keane, magari ha interesse a dire cose che si dicevano anche prima del Barcellona. Non mi tocca, giusto rispondere sul campo. Ricordiamoci di dove siamo arrivati. C’è stato un giocatore a fare la differenza, è stato Salah: mi auguro che stavolta sia uno dei miei a fare la differenza.

Bene in Champions, si stenta in campionato: un paradosso?
Non è un paradosso, su due fronti si fa fatica, il Napoli lo dimostra. La Juve invece è più abituata. Noi obiettivamente potevamo fare meglio in campionato, ma in Champions abbiamo fatto qualcosa di straordinario e non è ancora finita. Aspettiamo fine campionato per trarre le conclusioni sulla nostra annata.



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