Eusebio Di Francesco, dopo l’intervento di Monchi, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter.
Come ha trovato i ragazzi dopo la pausa?
Sicuramente la pausa non mi è piaciuta, al di là dei risultati, ma perché non si può preparare una partita dopo una settimana di vacanza. I ragazzi si sono presentati bene, nonostante qualche fuori programma, a partire da Perotti a finiri a Gonalons. C’è voglia di riprendere ciò che abbiamo lasciato per strada. Pretendo la massima concentrazione da qui alla fine.
Cosa ha chiesto in più alla squadra?
Concretezza, per ritrovare la squadra che c’era in precedenza. Non posso soffermarmi sul primo tempo con l’Atalanta. Per migliorare serve coraggio e questo ho chiesto ai calciatori. Abbiamo fatto accorgimenti tecnico-tattici e dobbiamo essere pericolosi, determinati e decisi sotto porta.
Dzeko gioca dal primo minuto?
Sì, motivato e voglioso di far bene. Sarà della partita e spero sia determinante.
De Rossi sta bene? Florenzi confermato da terzino?
De Rossi sarà convocato sperando che sia a disposizione. Gonalons e Perotti resteranno qui. Perotti speriamo di recuperarlo alla prossima, per Gonalons sarà più lunga. In base al recupero di De Rossi sceglierò la formazione, Florenzi può fare diverse posizioni sulle quali abbiamo lavorato.
Un messaggio per i tifosi?
Un futuro ce lo siamo un po’ già costruiti. Sono sereno, dobbiamo portare prestazioni e atteggiamenti giusti. Non mi piacciono le parole, ma i fatti. Abbiamo avuto un periodo ottimo con ottime sensazione che abbiamo un po’ smarrito. Dobbiamo trascinare i tifosi. Con l’Atalanta ci hanno incitato fino alla fine, dobbiamo ritrovare gli applausi della gente con le prestazioni. Siamo la Roma.
La Roma ha mollato i suoi obiettivi?
Io non penso che scendiamo in campo per arrivare decimi. Non ho mai parlato di scudetto, ma di dar fastidio. Dobbiamo migliorare ma siamo competitivi per andare in Champions. Sarà una settimana importante per definire gli obiettivi e dare una risposta alla gente. Se fossimo demotivati starei a casa, la squadra non ha mollato. Incosciamente è mancata la forza e la determinazione. Dobbiamo lavorare, anche se nella pausa abbiamo più recuperato che lavorato.
Dato che la Roma non vince dal 2008, chi gioca nella Roma di cosa si accontenta?
E’ inconscio. Ci esaltiamo e ci esaltate in maniere eccessiva. Si vive di eccessi. Nella vostra vita voi cambiate giudizio in 20 giorni? Potete aver perso lucidità, ma non la determinazione e cosa si è davvero. E’ l’ambiente in generale. Dobbiamo essere bravi a portare risultati. Detto ciò, magari non siamo ancora al livello delle squadre che ci precedono. Non mi posso accontentare di andare in Champions, dobbiamo cercare di andare avanti. Per parlare le cose bisogna viverle. Se diciamo sempre “tanto Roma è così”, non cambieremo mai. Io sono convinto che si può fare, essendo più forti dentro che fuori.
Pensa che le voci possano influire sulla squadra?
Mi auguro di no. Ho alzato l’attenzione ai giocatori, l’amor proprio è la cosa più importante. Dentro un contesto bisogna sentirsi parte di ciò che si fa. Il mercato fa sempre parte di questo gioca, l’allenatore lo odia e il giocatore lo vive differentemente. La forza è far capire ai ragazzi che devono solo concentrarsi sul risultato.
Schick come sta?
Purtroppo non parlo dei singoli. La squadra sta meglio, su Schick mi fate sempre le solite domande. Deve crescere, sento parlare dei moduli con il quale dovrebbe giocare, ma se uno non è libero con la testa non può sbloccare la sua situazione. Sono contento di come si è allenato.
Come pensa di gestire i 3 giorni in cui la Roma starà a nord? Perché avete preso questa decisione? Florenzi con gli esterni che lo puntano va in difficoltà. Con Perisic non sarebbe meglio metterlo più avanti?
Si lavora in un determinato modo. Ognuno di noi può avere un’idea di calcio, Florenzi ha fatto spesso il terzino e ha difeso anche con Hazard. Può giocare con Perisic, ma la mia scelta si basa più su ciò che voglio dalla mia squadra. La scelta di rimanere a Milano non è punitiva, l’abbiamo fatta in precedenza per stare insieme e far preparare meglio i ragazzi. Saranno due partite delicate per noi, siamo corti e dobbiamo cercare di essere più compatti.
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