Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, parla nell’ultima conferenza stampa della stagione alla vigilia della sfida contro il Sassuolo, sua ex squadra.

Quanto conterà approcciare con la giusta mentalità?
Ogni partita va approcciata al meglio e lo faremo anche stavolta. Loro sono davvero in salute, non sarà facile. Conosco bene tanti ragazzi e la mentalità che hanno, saranno concentrati e vorranno fare bella figura. Anche i miei vogliono fare il meglio come me.

Le sue emozioni per il ritorno?
Le devo ancora vivere, sono felice di rivedere tanti amici. Il mio ricordo di Sassuolo resta indelebile nel mio cuore. L’ambiente è unico per lavorare in un certo modo. Umanamente ho lasciato e ricevuto grandi insegnamenti.

A chiesto a Monchi di tenere Alisson un altro anno?
Sono sereno, abbiamo sia Monchi che De Sanctis che lo possono sostituire. Nel calcio non c’è mai nulla di definitivo. Mi è stato detto che resterà a Roma e ne sarei felice per il percorso di crescita della squadra.

Situazione infortuni?
Alisson non convocato. Under verrà in trasferta ma farà il provino domattina per sapere se sarà a disposizione. Sta stringendo i denti. Lui e Fazio sono in dubbio.

Il dato più importante di questa stagione in vista della prossima?
La consapevolezza. Il fatto di aver riavvicinato la gente, il desiderio di appartenere a qualcosa. Deve essere un punto di partenza, negli atteggiamenti e modi di fare. Dobbiamo avere massima attenzione in sede di mercato e in quello che faremo. La bellezza di aver rivisto entusiasmo è una partenza importante.

Politano e Berardi sono due obiettivi?
Non voglio parlare di giocatori che non sono della Roma, non vi do titoli. Sono affezionato anche ad altri giocatori di Sassuolo, Magnanelli lo porterei ovunque per mentalità e dedizione. Politano e Berardi, specialmente Domenico, sono due a cui sono molto legato.

Il terzo posto alza il voto complessivo alla stagione?
Al di là dei voti, voglio dare un giudizio generale. In Champions fatto qualcosa di straordinario ma ci sta rammarico, eravamo vicini e ci è mancato poco. In campionato dispiace avere questo distacco, potevamo fare meglio sia dal punto di vista dei punti che dei gol. Resta un campionato positivo, abbiamo raggiunto l’obiettivo Champions.

Qual è stato il momento più difficile? Chi merita di più tra Lazio e Inter di entrare in Champions?
La delusione più grande il pregiudizio generale, mi ha infastidito. Per quanto riguarda il campo il periodo di fine dicembre c’è stata una difficoltà legata ai risultati, che ha compromesso il campionato. Per il resto credo ci siano tante cose positive. Lazio-Inter? Ad oggi è avvantaggiata la Lazio. Per il risultato non mi interessa.

Il rinnovo di Florenzi? Ha parlato col ragazzo? E poi, Coric e Marcano sono della Roma?
Non parlo di giocatori che non sono della Roma. Nel momento in cui ci saranno dei calciatori che saranno acquistati ne potrò parlare. Sul mercato stiamo lavorando in simbiosi con la società. Questa settimana ne abbiamo cominciato a parlare. In precedenza volevamo solo raggiungere l’obiettivo. Poi ne sapete voi più di me, è il vostro lavoro. Volevo chiudere al conferenza facendo le condoglianze alla famiglia Anzalone, che è stato un presidente importante.



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