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Conferenze stampa

Di Francesco: “Noi superiori ma guai a sottovalutarli”. Jesus: “Sto dimostrando quanto valgo”

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Eusebio Di Francesco e Juan Jesus hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro il Qarabag.

LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO

Nei ruoli ci sono gerarchie?
Alleno tutti allo stesso modo e abbiamo necessità di far giocare tutti. Voglio che i giocatori affrontino al meglio ogni partita. Avremo grande rispetto per il Qarabag, non sarà un match facile.

El Shaarawy se lo aspettava così pronto? Che alternativa tattica può dare?
Non me lo aspettavo così pronto ma lo avevo visto davvero bene. Il suo ruolo è molto dispendioso e per questo cambio spesso. Lui lo interpreta al meglio.

Il campionato italiano è poco allenante per questa Champions?
Non condivido il fatto che sia poco allenante. Anche in altri campionati c’è il divario, sia in Spagna che in Inghliterra, sono sempre le solite squadre che dominano a parte qualche caso sporadico come il Leicester. Noi dobbiamo alzare il livello ma non credo sia questo il motivo per il quale abbiamo difficoltà in Champions.

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Se la partita si metterà nel modo giusto farà riposare i migliori in vista di domenica?
Tutte le partite sono difficili, servirà un certo approccio anche con il Qarabag. Sia Dzeko che Kolarov giocheranno dall’inizio.

Sarà rispettato il turnover con i 5 cambi? Meglio Dzeko o Immobile?
Non mi sono reso conto del numero, ma c’è una logica nel turnover. E’ ovvio che preferisco Dzeko. E bisogna dire che sono giocatori con caratteristiche diverse. Edin ha una presenza maggiore dentro l’area, ha qualità importanti e ti dà alternative differenti. Parliamo di giocatori di grande spessore, ma io mi tengo Edin.

Cosa ne pensa di Mair?
Un ottimo giocatore, con un buon mancino. Sono curioso di vederlo, ma sono qui principalmente per vincere. Hanno diversi giocatori che possono far male.

Defrel può avere una chance come esterno?
Può rigiocare anche da esterno, ho scelto in base alle gare. Ci sono giocatori che devo vedere allenati, lui per primo che conosco bene, ma potrebbe rigiocare tranquillamente a destra.

LE PAROLE DI JUAN JESUS

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A livello mentale è stato difficile il passaggio alla difesa del nuovo mister?
Giocare più alti è una scelta dettata dal fatto che siamo più corti, ci aiuta a non prendere contropiedi. Lavoriamo dove c’è la palla e non restiamo lunghi.

C’è il rischio di sottovalutare l’avversario?
No, sarà una partita difficile. Vogliono dimostrare di valere di più di quanto visto con il Chelsea. Noi vogliamo dimostrare il nostro valore.

Ha già sfidato due squadre azere. Cosa ricorda?
Con il Qarabag è stata difficile e loro sono cresciuti tantissimo. Spero sarà una partita diversa, sono altri giocatori e sono anche più forti.

Di chi è il merito del tuo ottimo inizio?
Da novembre scorso in poi sto dimostrando il mio valore. Il lavoro sempre paga, ho sudato e quel lavoro ha pagato Dipende da me.

Come ha trasformato i fischi in applausi? Ha mai pensato di lasciare la Roma?
E’ così il calcio, ci sono i periodi. Io sono rimasto umile, i tifosi pensino quello che vogliono. Io ho lavorato sempre e se un giorno vorranno fischiarmi ancora io lavorerò come ho sempre fatto e i fischi li lascerò a loro.

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FOTO: Credits by Shutterstock.com

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