Eusebio Di Francesco e Kevin Strootman

Eusebio Di Francesco e Kevin Strootman hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro l’Atletico Madrid.

DI FRANCESCO

Domani la sua prima in Champions. Che esordio si aspetta?
Vorrei vedere una squadra determinata come quella che avremo davanti. Ci dovremo anche un po’ adeguare a loro. Una battaglia di quelle vere. Mi auguro che sia un esordio positivo, meglio delle ultime partecipazioni. E’ una partita delicata, determinante per la qualificazione.

Il Cholismo è diventata una sorta di filosofia. Cosa la colpisce di più?
La squadra ha una sua identità. Meno estetica, ma molto pratica raggiungendo sempre l’obiettivo. Raggiungere 2 finali di Champions in 4 anni non è un caso. Simeone è un grandissimo allenatore. Sappiamo di affrontare una squadra con determinate caratteristiche. Per poter competere con loro dobbiamo mettere in campo anche le loro caratteristiche.

Ha sciolto il dubbio di formazione riguardo Bruno Peres-Florenzi? Schick come sta?
I dubbi sono all’ordine del giorno, è normale che sia così. La squadra si sta allenando bene. Ha ragione Kevin. Noi parliamo di collettivo, questo è fondamentale. E’ un aspetto che sto cercando di mettere all’interno della squadra. Peres-Florenzi? Le valutazioni le farò tra oggi e domani, non ho ancora deciso niente. Schick? L’infortunio sembra meno grave del previsto, mi auguro di poterlo riavere tra Verona e Benevento. Ha bisogno di allenamento. Sono contento che si sia fatto meno male di quello che si pensava inizialmente.

L’Atletico Madrid ha un’identità chiara. Qual è l’identità che lei vuole dare alla Roma? Come sta Hector Moreno?
Hector sta bene, è tornato dalla Nazionale dopo aver fatto 90’. Ha avuto qualche problemino muscolare, ora sta trovando continuità. Io voglio dalla squadra un’organizzazione precisa, rimanere corti e cercando di giocare insieme. Dobbiamo essere competitivi su ogni situazione di gioco. Dobbiamo sempre essere compatti e corti, sia in fase difensiva che offensiva. Questa è la cosa più importante.

Il rinvio di Samp-Roma è un bene o un male per la squadra? Potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio.
Giocando daremo risposta a questa domanda. Può essere un vantaggio nella preparazione della gara, ma potrebbe essere negativo per il campionato visto che siamo attardati in classifica avendo una partita in meno rispetto agli altri. Potrebbe essere un aiuto per domani, ma non per il campionato. Comunque è un vantaggio relativo, molti calciatori dell’Atletico non hanno giocato col Valencia.

Ha studiato come cercare di mettere in difficoltà l’Atletico che ha il carattere combattivo del suo allenatore? C’è un modo per poter neutralizzare questo loro modo di non far giocare l’avversario?
Abbiamo pensato qualcosa per metterli in difficoltà. Questo passa attraverso le nostre idee. Dal punto di vista dello stare in partita, della battaglia, ci dobbiamo mettere al loro pari. Senza questo non riusciremo a vincere. Strootman è un leader in partita e in allenamento, tornerà ad essere un giocatore determinante per poter trascinare la squadra. Noi abbiamo bisogno di questi giocatori, confido molto in loro. Contro questa squadra abbiamo bisogno di giocatori caratteriali. Le scelte? Le tengo per me.

Il rinvio con la Samp dopo la sfida con l’Inter ha fatto uscire la Roma dal centro dell’attenzione. La partita di domani serve anche per fare vedere che la Roma c’è?
Normale che siamo stati un po’ dimenticati dopo aver perso con l’Inter e non avendo giocato con la Samp. Se avessimo giocato sabato, magari facendo un risultato positivo, si sarebbe tornato a parlare della Roma. Ora pensiamo all’Atletico. Se domani giochiamo come contro l’Inter, ad eccezione degli ultimi 20′, faremo una buona partita. Dobbiamo migliorare nell’equilibrio. La partita di domani è una di quelle da vivere.

Perotti: cosa si aspetta da lui? Ha giocato anche in Spagna. Che margini ha? Che può dare nella partita di domani e non solo?
Il fatto che abbia giocato in Spagna interessa in maniera relativa. Contro l’Inter ha fatto una partita straordinaria sia dal punto di vista fisico che tecnico, di alta intensità. E’ in ritiro con me da Pinzolo. Ha cambiato un po’ il suo modo di giocare a calcio, è più vicino alla porta. Condizione fisica ottimale. Non dimentichiamoci di El Shaarawy, abbiamo due giocatori di ottimo livello in quella zona di campo. Qualche gol lo aiuterebbe sicuramente.


STROOTMAN

Cosa significa per voi tornare in Champions?
Giocare la Champions è importante. Abbiamo lottato per arrivare secondi e giocarci. La sconfitta col Porto è stata pesante per noi, l’anno scorso non abbiamo iniziato bene il campionato anche per questo. Possiamo giocare la Champions contro grandi avversari, per noi è fantastico.

Strootman, Nainggolan e De Rossi, poi Gonalons e Pellegrini. Poche squadre in Europa hanno un centrocampo così forte. E’ in questo reparto che dovete fare la differenza domani?
Hai dimenticato Gerson. Sì, tutti dicono che abbiamo un centrocampo forte, ma questo lo dobbiamo far vedere sempre. De Rossi ha giocato tante partite bene in Europa e al Mondiale, ha tanta esperienza. Radja e io un po’ di meno. Noi dobbiamo far vedere di essere forti, il mister mette sempre la squadra più forte possibile. Conta tutta la squadra, non solo il centrocampo. Anche io devo farlo vedere, non sempre ho giocato bene. Abbiamo i nomi, ma non è solo una questione di nomi, dobbiamo far vedere sempre la nostra forza. Gli avversari in Champions giocano sempre bene, anche noi dobbiamo arrivare ad un livello alto. Anche domani.

Prima hai detto che l’anno scorso non hai giocato sempre bene. Adesso ti senti di nuovo lo Strootman pre-infortunio o c’è ancora da aspettare un po’?
Questa è una domanda difficile, spero che tu mi possa rispondere domani dopo la partita dicendomi che sono il vero Strootman. Sono stato fuori 2 anni, forse ho cambiato qualcosa del mio gioco. Due anni sono un periodo lungo, forse ho cambiato qualcosa. Sicuramente devo fare di più, devo stare sempre attento. Mi sento bene fisicamente. L’anno scorso ho giocato più di 50 partite. L’unica cosa che mi manca ancora è questa: quando sono stanco, sbaglio troppo facilmente. Devo migliorare in questo.

Quest’estate ci sono state voci su un tuo possibile trasferimento. Hai mai pensato di poter lasciare la Roma?
Il mercato si è appena chiuso… Due mesi fa ho rinnovato per 5 anni, non ho pensato di lasciare la Roma.

Come gruppo vi sentite più o meno forti dello scorso anno?
Difficile da dire, abbiamo giocato solo due partite. E’ andato via qualche giocatore importante, ma ne sono arrivati altri. Si potrà rispondere tra qualche mese. Abbiamo tanta fiducia. Come ho detto prima, dobbiamo farlo vedere sul campo. Poi potremo dire se siamo più o meno forti dello scorso anno.



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