Eusebio Di Francesco e Diego Perotti hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Atletico Madrid di Champions League.
LE PAROLE DI EUSEBIO DI FRANCESCO
Dopo la vittoria del derby come ha ricaricato la squadra per questo appuntamento importante? Come sta Nainggolan?
Abbiamo affrontato alla grande il derby e giocheremo al meglio questa sfida. Affrontiamo una grande squadra, ma faremo il match con grande determinazione, siamo carichi. Nainggolan è disponibile.
Può rigiocare Gerson nel tridente?
Può essere una possibilità, ma oggi non dico niente, saprete tutto domani sera.
Sull’Atletico.
Sono sempre stati aggressivi con gli avversari e me li aspetto così anche domani. Dobbiamo rispondere colpo su colpo cercando di stare nella loro metà campo. Sappiamo che sono forti, ma dobbiamo avere la consapevolezza che stiamo crescendo.
La formazione di domani sarà fatta pensando a Genova? Cosa c’è di Di Francesco nella grande unione di questo gruppo?
A Genova ci penserò dopo, questa è una partita decisiva. Non vivo così la gara, in campo andranno i più idonei. Sul gruppo stiamo lavorando da inizio anno, sono contento che facciano cene di gruppo anche se non mi hanno invitato. Magari meglio qualche bicchiere di vino in meno (ride ndr).
Perotti: “Solo acqua”
Ricorda le sue sfide da calciatore con Simeone?
Quello che era in campo da giocatore lo ritrovo ora che è allenatore. Della mia sfida con l’Atletico ricordo il pubblico davvero caldo, ma sono state due grandi gare sia all’andata che al ritorno.
Pensava di metterci più tempo a ottenere certi risultati o è in linea con le sue aspettative?
Non mi accontento, non ho fatto programmi. Voglio migliorare sempre, devo conquistare prima i giocatori e l’ambiente interno, poi loro possono trascinare anche l’ambiente esterno. Roma è una città che ti fa accontentare, ma io non voglio questo.
Si aspettava di arrivare a Madrid in questa posizione di classifica? Ogni volta che ci incontriamo lei subisce 7 gol. (Si riferisce ai tempi del Sassuolo ndr)
Non mi aspettavo che l’Atletico avesse solo 3 punti. Loro all’andata hanno meritato di più, ma noi abbiamo meritato di vincere a Londra. Speriamo di qualificarci e arrivare primi nel girone. Riguardo ai 7 gol subiti, fa parte del percorso di crescita di un allenatore affrontare le vittorie allo stesso modo. Per me è un record, voglio vedere chi ci riesce a farlo due volte (ride ndr)
LE PAROLE DI DIEGO PEROTTI
Come spieghi questo ritorno al gol?
Fortunatamente sto vedendo di più la porta, è una cosa che è mancata nella mia carriera, mi sto godendo il momento. So che è importante per la squadra, che è quello che conta. Se segno io o un altro è lo stesso, ma fare gol è molto bello.
E’ cambiato qualcosa nel tuo ruolo con Di Francesco?
Adesso faccio un lavoro più completo. Ero sempre abituato a giocare molto aperto e ricevere palla sopra la linea. Ora la ricevo tra le linee e posso attaccare il difensore centrale. E’ più facile per me segnare o fare assist.
Il maestro sui calci di rigore?
Ho iniziato così a Siviglia, non ho guardato nessuno. Ho iniziato a farlo 10 anni fa, con un portiere amico che mi ha dato dei consigli per migliorare, ma non ho imitato nessuno.
Come si giudica dall’Italia il cammino dell’Atletico? Che possibilità ha per voi di passare il turno?
Conosciamo la storia dell’Atletico e non li diamo per spacciati. Sappiamo come Simeone motiva i giocatori, soprattuto in casa. Sappiamo di avere due risultati su tre, ma so bene come è difficile affrontare questa squadra.
Che Atletico ti aspetti? Quanto è stato importante il pareggio dell’andata?
Mi aspetto una squadra molto aggressiva, hanno giocatori importanti che segnano tanti gol e un allenatore che sa motivare i suoi. Il pareggio dell’Olimpico in qualche modo ha indirizzato le cose, loro hanno avuto le occasioni migliori e se avessero segnato probabilmente il cammino sarebbe stato diverso per loro come per noi. Nessuno comunque si sarebbe aspettato che non vincessero in nessuno dei due match con il Qarabag e quello ha fatto la differenza. Domani comunque sarà molto difficile.
Cosa ti sorprende di più, che l’Atletico non abbia ancora vinto un match o che Griezmann sia ancora a secco di gol?
Sono cose che succedono sia alle squadre che ai giocatori, arrivano momenti difficili. Succede al Real qui e in qualche modo anche alla Juve in Italia. Succede a tutti. Griezmann è uno dei più forti al mondo, lo avevo visto già quando l’ho affrontato in passato, gli auguro di sbloccarsi ma a partire da dopodomani.
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