Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro la Fiorentina.

Dopo la sconfitta con qualche rimpianto con il Barcellona, come ha trovato la squadra?
Il primo giorno non è stato facile, non meritavamo quel passivo. Ma guardiamo avanti, alle porte c’è subito una partita importante. C’è qualche problemino generale per qualche giocatore, poi ci sarà di nuovo Barça e il derby. Siamo cresciuti dal punto di vista della mentalità ma non basta

Under e Naingglan?
Under non sarà convocato, spero di recuperarlo per il Barcellona, cosa che ritengo possibile. Per Nainggolan oggi ci sarà il provino decisivo. Mercoledì era inibito da questo fastidio che non lo faceva giocare al meglio

Troppi titolari hanno un problema con la porta, una soluzione da trovare sul mercato il prossimo anno?
Le valutazioni in sede di mercato sono tante. Ma i dati sono inconfutabili. Abbiamo tante partite davanti, le valutazioni le faremo alla fine. Sicuramente dobbiamo ritrovare il cinismo sotto porta che ci è mancato durante l’anno

Defrel, Schick, Gerson: chi giocherà domani?
Abbiamo un problemino con Perotti, non sappiamo quando possiamo recuperarlo. Ha preso un colpo al polpaccio durante il Barça, tra i 3 che ha nominato giocherà sicuramente Defrel

La partita con il Barcellona?
Mi è piaciuto l’atteggiamento, li abbiamo aggrediti sul possesso palla. Ma non posso essere soddisfatto di una gara persa per 4-1, ci sono state cose positive ma cose da migliorare, errori non di reparto ma individuali che ci hanno compromesso la partita.

In questa fase di non brillantezza del centrocampo, può pensare a Florenzi intermedio?
Il fatto che abbia fatto giocare Peres è stato confortante, è stato tra i migliori in campo e questo mi permette di far giocare Florenzi in altri ruoli. Gli piace fare l’esterno ma ha sempre chiesto di giocare terzino. Come intermedio potrebbe invece andare in difficoltà. Le opzioni le abbiamo, ci serve maggiore qualità nel palleggio e nell’ultimo passaggio.

Ha avuto modo di sentire Pallotta?
Tramite Monchi, mi ha fatto sapere che era felice della prestazione e dispiaciuto per il risultato. Se dovesse arrivare, ci siederemo a parlare di tutto ma non ho argomenti particolari da esporgli.

La delusione di Barcellona può avere un contraccolpo psicologico?
Non deve esserci, anche se ci deve far riflettere e dobbiamo farne tesoro per il campionato e per il ritorno.

E’ stato in ombra Messi perché non era in serata o siete stati bravi?
Quando allenavo il Sassuolo e facevo bene contro le grandi squadre dicevano sempre che non erano in giornata. Gioco col Barcellona, facciamo bene e Messi non è incisivo come al solito, allora è demerito degli altri. Fate voi, tanto io sono qui per ascoltare i giudici e li rispetto. Dobbiamo anche dare merito a chi sta dall’altra parte e toglie possibilità a Messi. Se togli tanti passaggi tra le linee a uno come Messi e lavorando sugli intercetti, gli togli tanto.

Difficile tornare al campionato dopo il Barcellona?
La più importante è sempre quella prima, poi lo è anche quella dopo perché bisogna credere in qualcosa di importante e affrontare tutto con orgoglio. Abbiamo già fatto un pizzico di errore, nell’ambiente, prima del Bologna. Poi giochiamo male e tutti ci massacrano, però dovevamo pensare al Barcellona. Oggi riportiamo all’attenzione la partita con la Fiorentina, poi porteremo il Barcellona anche per l’atmosfera. Questa però va affrontata con grandissima attenzione, abbiamo meno energie e meno chance di recuperare energie nervose, sapendo che poi avremo anche lo scontro diretto con la Lazio. Poi al Barcellona penseremo, ci sto già pensando.

Su Jonathan Silva e Karsdorp.
Su Karsdorp non mi sono stati ancora detti i tempi di recupero, ma dobbiamo essere più attenti. Calciatori che si sono affrettati sono ricaduti in brutti infortuni, come Conti. Nell’ultimo periodo, con la rieducazione e il tipo di operazione è meglio aspettare di più. Su Karsdorp non sono frettoloso. Silva si sta allenando molto meglio ed è cresciuto di condizione, ma non significa che possa giocare dall’inizio. Le valutazioni le sto facendo tra l’allenamento e il colloquio che avrò con i giocatori in ritiro.



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