Luciano Spalletti, tecnico della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro l’Inter, in programma domani all’Olimpico alle ore 20.45. Queste le sue dichiarazioni:

Bollettino medico: “Indisponibile solo Vermaelen. Dobbiamo rivalutarlo sul campo e lo faremo la prossima settimana. Dipenderà dalla risposta che darà sulle esercitazioni pratiche”

Inter squadra a due facce. Difficile preparare una partita così?
“Noi non è che abbiamo mandato segnali precisi finora. Fondamentale sarà far bene noi, secondo me ci stiamo allenando bene e siamo sulla strada buona. Ci dobbiamo concentrare sulle cose che possiamo migliorare noi, l’Inter è forte e farà vedere il suo valore”.

Cosa manca alla Roma che continua a subire tanto per trovare l’equilibrio?
“Mancano una serie di numeri e comportamenti, su cui si basano tutti. Ci sono i numeri che si sentono sempre e poi ci sono quelli che non conoscete ma che fanno la differenza. Sono numeri che non vanno sui giornali ma che hanno un’importanza fondamentale. Molti non sappiamo cosa succede dove non è la palla”.

Troppa fretta nel giudicare De Boer?
“Io lo conosco pochissimo ma a prima occhiata mi sembra una persona molto seria e professionale. Una società come l’Inter quando sceglie un allenatore sa chi sceglie, giocatori e dirigenti hanno riferimenti chiari. Sono convinto che farà vedere il suo valore, ha già fatto vedere personalità e sicurezza. Ci sono situazioni nel nostro calcio che riguardano tempistiche che non combaciano con un progetto di lavoro che può durare due anni. Così si passa da una settimana in cui non è capace ad un’altra dove è un fenomeno. Dipende dalle necessità”

Dipendenza da Totti? Pensa di farlo giocare?
“La formazione non si dice, è giusto non dare vantaggio ad una formazione già forte come l’Inter. A giugno volevate fargli fare il tour d’addio e adesso lo volete sempre titolare. Ci vuole equilibrio, da quando sono arrivato sono sempre stato coerente. Voi avete i vostri numeri ed io ne ho degli altri e devo tener conto di tutti”.

De Boer sta tentando di far giocare l’Inter a pressing alto. Vi può avvantaggiare?
“Dipende se sapremo sviluppare il nostro gioco in difficoltà. Se ti attaccano forte e bene ti subentra del timore e a volte può perdere la palla. Dipenderà dalla velocità in cui sapremo gestire la palla. Bisogna essere pronti ad ogni fase di gioco”.

E’ mai stato vicino all’Inter?
“Non mi piace questo discorso, ho allenato le squadre che mi hanno voluto e sono molto contento. Tutte cose che mi hanno dato moltissimo e spero possano ricapitarmi”

I numeri che noi che non vediamo come sono?
“Se facciamo più raddoppi di marcatura vinciamo la partita, se copriamo più linee di passaggio conquistiamo più palloni. Non abbiamo però un equilibrio forte di squadra. Non siamo al meglio nell’addizione di tutti questi numeri. Salah per esempio come Callejon è molto bravo ad attaccare la linea difensiva, lo spagnolo è il migliore di tutti, ma anche Momo è molto bravo, se attacchi 20 volte poi una palla dentro la mette. La Juventus migliorerà per le qualità che ha. Noi dobbiamo sfruttare tutte le nostre situazioni, perchè non ripassano, e ora siamo dietro”.

Totti utilizzato più volte nelle ultime 5 giornate rispetto agli ultimi 9 mesi. Può giocare nelle partite ad alta intensità?
“L’ho detto da subito, diventa fondamentale fare il bene della squadra. Siccome lui ha fatto bene e stato preso di più in considerazione e io sono stato coerente con quello che ho sempre detto. Chiaro che anche voi se avete detto che avrebbe dovuto smettere avete valutato la sua età, senza aspettare il bilancio dell’anno scorso. Se Totti fa bene è perchè è dentro la squadra e io, a differenza vostra, ho sempre valutato queste situazioni”

E’ preoccupato della dipendenza di una giocatore di 40 anni?
“A me fa solo piacere quando la squadra migliora. Se devo essere preoccupato per qualcosa lo sono per il resto della squadra. Secondo me Iturbe ha preso una punizione importante sul gol di Fazio, e lui non viene mai menzionato a nessuna parte. Non viene dato vaòore agli altri per le stesse situazioni che sviluppano. Se Francesco fa più gol, io sono contento e lo tengo presente, sempre dalla mia posizione. Questo è il mio ruolo e non lo potete fare voi”.



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