Il giorno tanto atteso da Pallotta, Baldini, Baldissoni e, solo in ultimo, Spalletti, è arrivato. Francesco Totti lascia la Roma. Un sollievo per queste persone piccole nell’animo e nelle menti. Cervelli che dovrebbero far girare alla perfezione una società che, dicevano, doveva dominare il mondo. E poco importa, per una minima parte, che i trofei in 7 anni sono zero. Solo piazzamenti e secondi posti per avere 40 milioni da spendere sul mercato. Solo business per elemosinare uno stadio. La cosa assurda è che chi rimproverava alla famiglia Sensi di collezionare secondi posti, oggi si accontentano proprio di quelli. Che strano mondo è quello della Roma.
Dicevamo: Pallotta, Baldini, Baldissoni e, ripeto, solo in ultimo Spalletti, hanno raggiunto l’obiettivo: hanno messo Francesco Totti alla porta. Quella due parole nel post del Capitano “non potrò” la dice lunga. Non può rappresentare più la Roma. Non glielo permettono. Volevano “deromanizzare” la Roma? Ci sono riusciti. Volevano “detottizzare” la Roma? Ci sono riusciti. Come se Totti fosse una bomba da disinnescare. Come se Totti fosse talmente una figura ingombrante da doverlo estirpare come una pianta velenosa dai giardini aridi di Trigoria.
Ci sono riusciti: colpito e affondato. Questi piccoli uomini, prima che piccoli dirigenti, ora sono chiamati ad un grande sforzo. Trovare un altro simbolo che rappresenti la Roma nel mondo, ma soprattutto un giocatore che non faccia rimpiangere Francesco. Impossibile da trovarlo? Problemi loro. Noi siamo qui a commentare e giudicare, non di certo a fare i ponti d’oro ad una società che vuole sbarazzarsi dell’ultima bandiera del calcio italiano. Mi verrebbe da dire che mi fanno schifo, calcisticamente parlando, ma gli farei un complimento. E se davvero dicessi a costoro cosa penso nell’intimo, potrei essere denunciato. Meglio pensarlo, dunque. Il pensiero, ancora, non possono togliermelo.
P. S.: Oggi leggo su molti giornali di regime degli attacchi a Totti deplorevoli (per essere gentile). Si sono venduti per venti denari. Sperano che possano trovare qualche posto nella radio ufficiale oppure un ruolo come uffici stampa. Qualcuno ci è già riuscito, denigrando Totti e la sua figura negli anni addietro. Avanti il prossimo. Finchè non estirperemo determinati personaggi dalla comunicazione romana, la Roma non sarà mai libera. Vogliamo una Roma vincente e libera. Libera da certe persone che stanno facendo il male della Roma. Li definirei venduti, ma questo aspetto è un problema di coscienza. La loro. Sempre se ne hanno una.
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